Sabato sera a palazzo Spada si è svolta la serata dedicata all’asta di beneficenza in favore del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Taranto, organizzata dall’associazione Apuliae Terrae, evento organizzato non a caso nella Giornata Internazionale del Bambino, che si celebra il primo giugno.
C’era in palio il ritratto di Don Tonino Bello, ma i partecipanti hanno deciso di presentare semplicemente delle oblazioni volontarie, senza voler dar vita a una vera e propria asta. Alla fine di comune accordo si è deciso che il quadro sia donato direttamente al reparto pediatrico dell’ospedale di Taranto. Sicuramente si è trattato di un bellissimo gesto, considerata la giusta causa, e soprattutto queste piccole azioni dimostrano che, di fronte alla beneficenza, la gente risponde sempre presente, non tirandosi mai indietro.
Prima della chiusura dell’evento c’è stato anche il collegamento con Taranto, durante il quale un papà ha voluto ringraziare a nome di tutti gli altri genitori per questo bellissimo regalo che l’intero reparto riceverà.
«In qualità di presidente e a nome dell’associazione – dichiara Laura Pellicani -, possiamo ritenerci più che soddisfatti, posso tranquillamente affermare che è stato esaudito un nostro desiderio. Infatti volevamo a tutti i costi che tutto andasse in questa direzione. Sappiamo che con questo piccolo dono proviamo a contribuire a una giusta causa, ma la strada è ancora in salita e noi non ci arrendiamo, questo è solo il primo step, consapevoli che ci saranno altri passi successivi.
Un ringraziamento speciale alla Confcommercio, all’associazione NoixVoi onlus e altre realtà che di loro spontanea volontà hanno deciso di contribuire, aiutando dei bambini e tutelandoli dall’inquinamento ambientale.
Sin da subito, in collaborazione con gli altri volontari, abbiamo abbracciato la causa di Taranto, dopo aver contribuito per due anni ci siamo cimentati nella costruzione di ceste con cannucce in favore di un’associazione di bambini autistici, perché di fronte alla beneficenza non bisogna mai dire di no».