Attualità

“La carica dei 100 e lode”, Tiziana Fiore

Elena Albanese
Ruvese, si è diplomata col massimo dei voti all'istituto alberghiero di Molfetta nell'indirizzo accoglienza turistica. «Sono del parere che una laurea sia inutile se non sai come usarla»
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Giunto ormai alla sua quarta edizione, prosegue l’appuntamento estivo di RuvoLive.it con “La carica dei 100 e lode”, la serie di interviste agli studenti ruvesi che hanno conseguito la maturità col massimo dei voti o a quelli dei paesi limitrofi che hanno ottenuto questo importante risultato negli istituti superiori della nostra città.

Oggi è la volta di Tiziana Fiore, ruvese diplomatasi all’istituto alberghiero di Molfetta nell’indirizzo accoglienza turistica.

Anche a lei abbiamo rivolto le nostre domande a cavallo tra passato, presente e futuro.

Gli esami

Che traccia hai svolto nella prima prova?

Premetto che, per quanto riguarda la tipologia scelta, dopo le due simulazioni era quasi una certezza: il testo argomentativo. In particolare il mio approccio è stato verso il testo B2, “L’illusione della conoscenza” di Steven Sloman e Philip Fernbach. Mi aveva catturata sin dalla prima lettura e mi era sembrato subito il più adatto per esprimere le mie idee e i nessi logici che intercorrevano tra loro e soprattutto, la voglia di cimentarmi nella spiegazione del mio punto di vista riguardo l’argomento trattato stuzzicava la mia voglia di scrivere.

Qual è stato il momento più difficile degli esami?

Okay, magari qualcuno stenterà a crederci o addirittura inizierà a ridere leggendo, ma il momento di maggiore difficoltà l’ho avuto durante l’organizzazione e la successiva redazione del testo della prima prova. La quotidianità vuole che quest’ultima sia quella che più aiuti noi studenti, ma sapete quanto siano difficili la riorganizzazione (in poco tempo e spazio) della fiumana di idee che ci pervade durante il momento di comprensione del testo e i successivi tentativi di formazione di un corpo interessante, che sia in grado di catturare l’attenzione del docente di commissione e che al contempo non vada fuori traccia? A dispetto di ciò la seconda prova, apparentemente più impegnativa perché composta dal connubio di diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva e laboratorio di servizi di accoglienza turistica, si è rivelata una passeggiata.

Raccontaci com’è andato l’orale.

Così come quel giorno dissi ai miei compagni rivolgendo lo sguardo verso di loro non appena visionato il documento che avevo scelto, come si suol dire, “a sentimento”, così dirò anche a voi: ho avuto molta, ma molta fortuna! Questo perché il documento consisteva in una semplice immagine attinente la materia di alimentazione, l’unica che detestavo e che non riuscivo mai a collegare a nessun argomento! La commissione, contrariamente a quanto mi aspettavo, è stata abbastanza partecipe e le interruzioni son state giusto un paio per farmi alcune domande di verifica, anche perché cercavo di non dar loro troppo adito per farmene.

Tra passato e futuro

Cosa ti mancherà di più della scuola superiore?

Sicuramente i miei compagni di classe del biennio e del triennio, tutti. Con loro in questi cinque anni si è creata una complicità assurda e le esperienze fatte insieme all’interno ma anche all’esterno dell’ambito scolastico mi hanno permesso di conoscere al meglio queste meravigliose persone che ogni giorno mi hanno accompagnata in questa parte di vita. Ammetto che mi mancheranno anche i nostri docenti con cui, soprattutto negli ultimi periodi, c’è stato un avvicinamento emotivamente forte.

A quale facoltà ti sei iscritta?

Onestamente a nessuna. Nonostante mi fossi appassionata al mondo del marketing grazie al mio docente di economia aziendale, ho riflettuto abbastanza sul mio percorso di vita, realizzando però in un tempo relativamente breve che l’università, benché le mie capacità, oggettivamente, mi permettano di affrontarla, non fa per me. Sono del parere che una laurea sia inutile se non sai come usarla, come nel mio caso. Inoltre avevo già un paio di occasioni lavorative davanti degne di degna nota e attinenti a ciò che voglio fare più in là nella mia vita. Tra le due ho scelto così di partecipare a un internship qui in Olanda, per affrontare 9 mesi di training in una catena di hotel qui largamente diffusa, gestire tutte le mansioni di Front e Back Office autonomamente(cosa che ho già iniziato a fare nonostante sia qui da meno di un mese) e frequentare per 6 settimane una scuola con indirizzo “Ospitalità alberghiera” interamente in lingua inglese e comprensiva di corso di dutch. Potrete perciò capire che ho scelto con sincerità nei miei confronti ciò che più sentivo adatto per me, e per questo ringrazio i miei genitori per avermi da sempre aiutata a tracciare il mio percorso senza mai impormi il loro.

Cosa vorresti fare da grande?

So che sarà impegnativo, ma vorrei diventare l’Hotel manager di un albergo di alta categoria. In tutto questo non vorrei però mai abbandonare la mia carriera musicale, che vorrei cercar di far confluire in questo progetto di vita inerente il turismo. Chissà, magari potrei anche arrivare ad ideare una nuova tipologia di offerta turistica a sfondo musicale?

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è sicuramente quello di viaggiare. Tanto. Andare ovunque e apprendere il più possibile da questo mondo.

Il presente

Ti aspettavi questo risultato?

Onestamente sì, perché sapevo di esser candidata al 100 e lode. Ovviamente non era una sicurezza, si trattava solo di un “Guarda, hai tutte le capacità e le carte in regola per poter arrivare a quel traguardo”. Ed è proprio perché quelle aspettative di docenti e compagni erano alte che ho così deciso di metterci tutta me stessa e di dare il massimo, nonostante i sacrifici.

Come hai festeggiato quando l’hai saputo?

Appena tornata a casa abbiamo organizzato una spaghettata “abusiva” (come sempre oso dire) con alcuni amici di mio fratello, mentre in serata ho raggiunto un mio amico a Terlizzi per bere una birra insieme. Subito dopo sono entrata nei panni di una travel agent e nel giro di poche ore sono riuscita a riunire alcuni amici per organizzare un weekend a Napoli e dintorni, così da festeggiare la fine di esami per diploma e test universitari vari.

Dove andrai in vacanza e con chi?

Attualmente sto ancora lavorando, ma a fine agosto andrò a Malaga con il mio compagno di avventure e stagioni lavorative da tre anni, per poi ricongiungermi con mio fratello e fare una gita ad Amsterdam, Rotterdam, Utrecht ed Anversa(questi sarebbero i piani). Sicuramente poi, una volta avuto l’holiday, la mia vacanza sarà ritornare finalmente nella mia amata Puglia.

domenica 18 Agosto 2019

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