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“La carica dei 100 e lode”, Giuseppe Roselli

Elena Albanese
«Gli esami non sono poi così difficili, il vero problema di ogni studente è l'immagine che ha nella propria mente i giorni precedenti»
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Giunto ormai alla sua quarta edizione, prosegue l’appuntamento estivo di RuvoLive.it con “La carica dei 100 e lode”, la serie di interviste agli studenti ruvesi che hanno conseguito la maturità col massimo dei voti o a quelli dei paesi limitrofi che hanno ottenuto questo importante risultato negli istituti superiori della nostra città.

Oggi è la volta di Giuseppe Roselli, coratino diplomatosi al liceo “Tedone” nell’indirizzo tradizionale, che ha deciso di rispondere alle nostre domande, ma non di apparire in fotografia.

Gli esami

Che traccia hai svolto nella prima prova?

Ho svolto la traccia di tipologia B2. Si trattava di un brano tratto dal libro “L’illusione della conoscenza” di Steven Sloman e Philip Fernubach, in cui gli autori analizzano la conoscenza dell’essere umano nella prospettiva del progresso. Il tema mi è da subito interessato, dal momento che molti libri che leggo trattano questo genere di argomenti.

Qual è stato il momento più difficile degli esami?

Gli esami non sono poi così difficili, il vero problema di ogni studente è l’immagine che ha nella propria mente i giorni precedenti.

Raccontaci com’è andato l’orale.

L’orale prevedeva che lo studente pescasse una delle tre buste contenenti un documento che poteva essere un’immagine, un quadro, un grafico, un brano. Io ho pescato un’immagine che rappresentava un’onda elettromagnetica, e partendo da una spiegazione fisica sono passato al concetto più generale di luce, a cui sono riuscito a collegare numerosi argomenti, dall’arte alla biochimica. La commissione è stata attiva durante il mio esame e più volte mi ha posto domande, rendendo l’orale molto più interessante. Erano presenti numerosi miei compagni, anche perché era il primo giorno di esami per la nostra classe.

Tra passato e futuro

Cosa ti mancherà di più della scuola superiore?

Niente, ho vissuto al massimo questi cinque anni e ora sono felice di continuare a studiare ciò che più mi interessa.

A quale facoltà ti sei iscritto?

Da tempo avevo deciso di frequentate la facoltà di Fisica, ma non ero molto convinto di questa scelta, perché nonostante i voti in questa materia fossero positivi, avevo sempre numerosi dubbi su ciò che studiavo. Da poco però ho compreso che sono proprio questi dubbi il motore della fisica.

Cosa vorresti fare da grande?

Non so precisamente, l’importante per me è scoprire.

Il presente

Ti aspettavi questo risultato?

Sì, in fondo ho sempre cercato di dare il massimo durante tutti i cinque anni.

Come hai festeggiato quando l’hai saputo?

In realtà non ho festeggiato, non era il mio obiettivo principale, ma ne sono comunque rimasto molto soddisfatto.

Dove andrai in vacanza e con chi?

Credo di andare a Trieste per trovare mio fratello e osservare l’ambiente universitario da vicino.

mercoledì 21 Agosto 2019

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