Attualità

“In memoria di…”, per “rendere il mondo un posto migliore”

La Redazione
​La scuola "Bovio" riafferma la sua tradizione musicale con l'evento di consegna di tre borse di studio in onore dei fratelli Carrante e, per la prima volta, del carabiniere Cataldo Stasi
scrivi un commento 1713

“In memoria di…” è una tradizione che si ripete, una manifestazione che contraddistingue da anni la scuola “Bovio” in occasione della consegna di due borse di studio “Carrante” a due allievi congedati dalla primaria.

Le due borse di studio, consegnate lunedì 4 novembre scorso, sono state istituite dalla famiglia Carrante in onore di Luigi, tenente d’artiglieria, caduto in guerra a Udine il 24 ottobre del 1917, e di Antonio, suo fratello, sottotenente di fanteria, morto il 13 marzo 1916 in provincia di Gorizia, entrambi medaglia d’argento al valore militare.

Ma quest’anno, a rafforzare ulteriormente l’amore per la Patria, la legalità e la fedeltà alle istituzioni, è stata istituita la prima borsa di studio in memoria del carabiniere Cataldo Stasi, medaglia d’oro al valore civile, ucciso il 20 aprile del 1988 dalla famigerata banda della “Uno bianca”.

I tre allievi premiati, Morena De Astis, Davide De Astis e Giordano De Leo, rispettivamente della 5° A, 5° D e 5° F dello scorso anno scolastico, accompagnati dalle loro insegnanti Rachele Mastrorilli, Antonella Lobascio, Mariella Tedone, Lucia Tatulli, Nadia Zifarelli, Elisabetta De Astis, Beatrice Altamura e Marisa Musto, hanno ricevuto le borse di studio dalle famiglie Carrante e Stasi, alla presenza del dirigente scolastico Giuseppe Quatela.

Presenti alla manifestazione le istituzioni civili e militari a partire dal sindaco Pasquale Chieco, al tenente colonnello del 7° Reggimento Bersaglieri Giuseppe Damiani con Ferdinando Damiani in onore dei Carrante e il maggiore Francesco Nacca, comandante della Compagnia Carabinieri di Trani e al presidente dell’associazione Carabinieri Roberto D’Ingeo, in onore di Cataldo Stasi.

La serata, colma di intensi e suggestivi momenti musicali, di danza e letture, è stata artisticamente animata dagli allievi di 5° D e 5° E, guidati e preparati dalle loro insegnanti Antonella Cazzolla, che ha curato la parte canora e musicale, da Marilena Iosca, Rosamaria Boggio e Porzia Paparella che li hanno guidati nella recitazione, nella danza, nella cura dell’intera performance, e dall’insegnante Raffaella Anna Dell’Aere che ha curato l’organizzazione dell’evento e presentato la serata.

Le emozioni hanno viaggiato di minuto in minuto, passando dal suono della sirena della “guerra di trincea”, al canto de “La leggenda del Piave” e alla lettura della poesia di Brecht “La guerra che verrà”. La lettera di Luigi Carrante al suo “Caro papà…” ha tracciato un intenso e toccante momento. L’ingresso del suono della tromba solista dell’ex alunno Cesare Cassano ha suggestionato la platea con il “Silenzio” che ha accompagnato l’ascolto in piedi, in un rispettoso saluto commemorativo.

L’inno dei Bersaglieri “Flick Flock”, cantato dai bambini, e l’inno dei Carabinieri “Virgo Fidelis”, eseguito dalla tromba, hanno segnato il passaggio dalla guerra ’15/’18 agli anni ’80.

Dppo la dettagliata lettura della storia con la ricostruzione della cronaca giornalistica su Cataldo Stasi, incorniciata dalle immagini rievocative della triste vicenda proiettate sullo sfondo, gli alunni delle quinte si sono esibiti in coro sulla base musicale di “Pensa”, famosa canzone presentata nel 2007 a Sanremo da Fabrizio Moro e coreografata da un’armonica esecuzione di danza.

L’Inno alla Gioia di Beethoven suonato al flauto dagli alunni e il coro finale sulla base di “Heal the World” di Michael Jackson, con lo striscione “Rendiamo il mondo un posto migliore”, segnano l’epilogo di una serata che riafferma, ancora una volta, la tradizione musicale della scuola “Bovio”.

giovedì 7 Novembre 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Ghuu
Ghuu
4 anni fa

Testaldo

Maria P.
Maria P.
4 anni fa

Ma da quando in qua a scuola si istruiscono i bambini ai canti di guerra? La storia va spiegata e studiata non celebrata.

Le più commentate della settimana