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Psr, gestione fallimentare. Persi 142milioni di euro in agricoltura

La Redazione
Secondo l'associazione, la Regione Puglia potrà solo chiedere una deroga all'UE, ma dovrà cambiare radicalmente regime nella gestione di regole, bandi e macchina burocratica​
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Gli errori regionali di programmazione e gestione del Piano di Sviluppo Rurale Puglia hanno fatto perdere all’agricoltura pugliese 142 milioni di euro, di cui 86 milioni di quota Feasr e la restante parte di cofinanziamento: una perdita di competitività enorme a carico delle imprese regionali. È il commento di Coldiretti Puglia sulla base dei dati ufficiali resi noti da Agea, relativi al consuntivo 2019.

«Si tratta di un fallimento annunciato della Regione Puglia che non ha rifatto le graduatorie sulla base di istruttorie svolte in maniera puntuale, andando a peggiorare la situazione con la modifica dei criteri di accesso a bandi pubblicati nel 2016: si è creato un effetto boomerang che ha aperto la strada a ulteriori ricorsi al Tar. A nulla sono serviti i continui richiami, le proposte, le denunce. La sordità politica ha avuto la meglio», attacca Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Nella nota ufficiale di Agea si legge che la Regione Puglia non ha raggiunto il proprio obiettivo e con le attuali regole comunitarie non vi è la possibilità, a livello nazionale, di compensare la minore spesa della Puglia (- 142 milioni) con i maggiori pagamenti (+ 414,6 milioni) sostenuti dalle altre Regioni con Organismo Pagatore Agea.

«Ora la Regione Puglia potrà solo chiedere una deroga all’UE, invocando cause di forza maggiore come la litigiosità amministrativa, ma dovrà cambiare radicalmente regime nella gestione di regole, bandi e macchina burocratica», insiste Muraglia.

«È stata un fallimento la gestione del Psr Puglia anche sul fronte dello storico ritorno alla terra che ha portato 5mila giovani under 40 – conclude il presidente Muraglia – a presentare domanda per l’insediamento in agricoltura in Puglia. Ma quasi 9 richieste su 10 (86%) non sono state accolte per colpa degli errori di programmazione dell’Amministrazione Regionale, con il rischio concreto di restituzione a Bruxelles dei fondi disponibili. Sul bando del Psr per i giovani, a fronte delle 5.202 domande presentate, solo 750 sono state ammesse all’istruttoria, poco più di 1 domanda su 10». Una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma anche per il Paese che – sostiene la Coldiretti – perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l’occupazione e la sostenibilità ambientale, soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani, come dimostra l’analisi di Svimez sull’emigrazione che, al Sud, supera l’immigrazione.

sabato 4 Gennaio 2020

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francesco.tedone
francesco.tedone
4 anni fa

Per la prima volta ma sicuramente molto tardi si parla di fallimento della politica agricola della Regione Puglia.Ma sig Savino Muraglia visto che lei e un rappresentante degli agricoltori fino ad oggi dove era ? Al mare forse? Ora a quanti speravano di intraprendere una nuova vita in agricoltura restano purtroppo solo le lacrime e naturalmente nessuno e colpevole di quanto non fatto.Buona notte a tutti i politici.

Franco
Franco
4 anni fa

Pare che il problema sia spendere comunque i soldi dei famosi (ma ingestibile burocraticamente) non importa come e perché vengano spesi. Chi controlla il loro uso?

Antonicelli Rinaldo
Antonicelli Rinaldo
4 anni fa

Chi ha veramente ha dimostrato i
Denti contro l'amministrazione
regionale costui è stato il presidente
provinciale di coldiretti Taranto
Alfonso Cavallo ,il quale aveva
chiesto di ridurre i fondi per i Gal
a favore per il primo insediamento
non lo hanno ascoltato e lui
si è dimesso da presidente del
Gal dei sette comuni occidentali
Di Taranto.
Quanto era il trasferimento?
€ 100 milioni .
Poi l'assessore regionale alla
agricoltura ,è stato il peggiore
che la regione abbia avuto.
Per non parlare dell'assessore
Amati,complice il presidente
Emiliano.
Alé.

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