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Ruvesi vittime di fake news, il Sindaco solidale con loro e duro nei confronti degli accusatori

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Pasquale Chieco: «​Sto provvedendo a denunciare ai Carabinieri tutti coloro che diffondono fake news, procurando allarme sociale per un falso conclamato»
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Alessandro Manzoni, sia ne “I Promessi Sposi” sia nel saggio storico “La colonna infame”, aveva parlato delle tristi vicende di Guglielmo Piazza, Gian Giacomo Mora e di una donna, accusata di stregoneria, vittime dell’accusa di diffondere la peste nella Milano del 1630. Manzoni deprecava la furia cieca e ottusa di chi voleva dare un nome e un volto al flagello e, con accuse dettate da paura, ignoranza, odio, spingeva alla “caccia all’untore” e alla condanna a morte.

In tempi di Coronavirus, le accuse e la caccia all’untore corrono sul web, su WhatsApp. Sono striscianti, subdole: se incontrano menti razionali, si fermano; nelle mani di chi ha paura, di chi è spaventato sono pericolose perché si diffondono, si propagano, danneggiando e le vittime e chi contribuisce a diffonderle.

Anche a Ruvo di Puglia si rischia un’ignobile caccia all’untore. E il sindaco Pasquale Chieco scrive questo, sulla sua pagina istituzionale:

«Con tutte le cose serie che ci sono da fare, stamattina sono
costretto a intervenire per smentire le “voci” di casi accertati di
coronavirus a Ruvo di Puglia.

Lo faccio non solo e non tanto per
la questione sanitaria (Terlizzi, Corato, Molfetta, Bitonto e Altamura
sono troppo vicini per farci sentire tranquilli; il virus non fa
questione di campanili), ma per una questione morale: nelle scorse ore i
familiari delle persone ingiustamente additate come
contagiate mi hanno contattato in privato, sono molto provate e
mortificate dal comportamento di chi ha messo in giro questo
pettegolezzo falso e squallido.

A queste famiglie va la mia solidarietà.

Chi, invece, ha messo in giro queste pericolose fandonie diffondendo il
panico e scherzando con la vita delle persone deve solo vergognarsi.

Sto provvedendo a denunciare ai Carabinieri tutti coloro che diffondono
fake news come questa procurando allarme sociale per un falso
conclamato.
Continuate a segnalarmi nomi cognomi e situazioni come state facendo, io mi comporterò di conseguenza.

Un avviso per tutti: le chat di whatsApp non sono una fonte ufficiale, Diffidate delle voci di paese e, soprattutto, non alimentatele.

Se
la situazione sanitaria in città dovesse mutare, appena le autorità
sanitarie me lo confermeranno, sarà mia cura comunicarlo a tutti.

Ve lo chiedo di nuovo: smettiamola con questo comportamento irresponsabile.

Il nostro primo comandamento deve essere la solidarietà, la nostra
guida deve essere la preoccupazione per gli altri. Per i nostri figli,
per i nostri cari, ma anche per chi non conosciamo, addirittura per chi
ci sta antipatico. La caccia agli untori non porta da nessuna parte.
Anzi, domani potrebbe colpire proprio voi.

Grazie a chi lavora
per noi tutti i giorni, come le forze dell’ordine, chi lavora negli
alimentari, e tutte le notti, come chi si occupa dell’igiene urbana.

Ma voglio ringraziare oggi pubblicamente anche ai tanti commercianti
che tengono chiuse le attività, chi segnala, chi sorveglia, chi restando
a casa aiuta gli altri prima che sé stesso.

Il vero vaccino contro il virus è il senso di responsabilità. Teniamolo a mente».

martedì 17 Marzo 2020

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Maria P.
Maria P.
4 anni fa

Chi diffonde fake news è colpevole ma chi ci crede è stupido.

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