Attualità

Questa volta è definitiva: terminano il live e la musica dai balconi

Giuseppe Tedone
Vito Di Vittorio: «Decisione sofferta e condivisa con gli amici Gina e Angelo Ficco, nonostante ci abbiano spronato a continuare. Un giorno si risentirà rumoreggiare in Via Scarlatti»​
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Nei giorni scorsi, abbiamo scritto dell’iniziativa delle famiglie Di Vittorio e Ficco di diffondere musica dai balconi in Via Scarlatti, con dirette Facebook e preghiere serali.

Lo stop dei Vigili Urbani, a seguito di segnalazione, poi la ripresa e, infine, la decisione di fermare tutto per sempre.

Oggi, Vito Di Vittorio lo ha comunicato sul suo profilo Facebook.

«Purtroppo ci siamo trovati a prendere una decisione che non avremmo mai voluto assumere.

La nostra musica non era gradita a tutti. Una decisione certamente sofferta, pienamente condivisa con Gina e Angelo.

Abbiamo lottato affinchè il live si continuasse a tenere, anche se più volte siamo stati redarguiti sulla faccenda. Ma ogni volta chiedevamo alla Polizia Locale di poter darci un’altra possibilità, se non altro perché, a nostro personalissimo parere, nulla di male veniva fatto ad alcuno. Una mezz’ora e forse più di relax senza tanti rumori molesti, ma solo canzoni, tra l’Inno di Mameli e la Preghiera cara a San Pio da Pietralcina.

In questo intervallo di tempo eravamo tutti sui balconi, io e Angelo, sfidando anche le temperature e il meteo che in marzo non sono stati poi così clementi. Un intervallo di tempo in cui gente di ogni dove e non solo del vicinato si rinfrancava lo spirito, dedicandosi un brano musicale, salutando il marito lontano, festeggiando il compleanno di un bambino, scambiando una battuta ironica dopo una giornata passata in un reparto Covid di un ospedale lontano, festeggiando anche l’anniversario di matrimonio dei nostri amici Gina e Angelo; e poi chi si raccoglieva in preghiera con la famiglia al termine dell’evento. E penso alla nonnina affacciata al suo balcone. Insomma, un ottimo diversivo per non morire di noia, di ansia, di depressione.

Avevamo avanzato anche più volte la proposta di poter incontrare le persone a cui davamo fastidio, se non altro per un accordo tra le parti. In fondo, tra persone civili si trova sempre un accordo. Ma questo non è mai avvenuto e non per colpa nostra.

Ma arriviamo a ieri sera: non solo i Vigili, ma anche i Carabinieri sono intervenuti. Ho interrotto la diretta e mi sono precipitato giù in strada, ma una volta lì ho potuto, meravigliato, apprendere il latore delle segnalazioni e mi è caduto il mondo addosso. Non voglio andare oltre la narrazione, ma non potevamo continuare una guerra ad armi impari per cui, all’unanimità, abbiamo deciso con gli altri di finirla lì. In fondo un live non vale la dignità di un individuo. Spero solo che serva a tutti noi di lezione sul quando bisogna fermarsi perché il danno che si procura potrebbe essere peggiore del ristoro.

In tanti ci chiedete se la nostra è una decisione definitiva:, in molti ci spronate a continuare, ma al momento non ce la sentiamo proprio. E vi prego di voler rispettare questa nostra decisione, che ripeto non è certamente bella, soprattutto per noi.

Con tutti coloro che hanno frequentato il live abbiamo preso un impegno comune ed è quello di rivederci, non virtualmente, ma di persona non appena questo momento sarà passato e potremo tornare alla nostra vita reale. Abbiamo deciso di organizzare una festa; certamente i menestrelli, i ballerini, la musica e gli attori non ci mancano. E poi ho fatto una promessa a tutti: quella di far assaggiare il mio calzone.

Ebbene, le promesse vanno mantenute e pagate come si usa farlo con i debiti. E io, a oggi li ho pagati tutti. E poi, chi lo sa, le vie del Signore sono infinite e tutte portano alla Musica e alla Bellezza; Magari un giorno sentirete nuovamente rumoreggiare in quel di Via Scarlatti e, sintonizzandovi sul mio profilo o su quello di altri, ritrovare quello che oggi è venuto a mancare».

martedì 28 Aprile 2020

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Marco sparapano
Marco sparapano
3 anni fa

Suona Vito, la musica non deve mai mancare

Ciccio Kim
Ciccio Kim
3 anni fa

Ma non vi è mai sfiorato il dubbio che, suona e risuona, si finisca per risultare molesti? Ci sono persone anziane e malati a cui il rumore sparato a diecimila decibel da un balcone dà solo fastidio, non si capisce di cosa ci si indigni. Almeno il frastuono servisse a tenere lontano il virus…

Innominato
Innominato
3 anni fa

Felice di non abitare in quella zona!

Prisco Rosanna
Prisco Rosanna
3 anni fa

Molesti? Essere molesti sono persone e macchine in giro ogni giorno nonostante il lockdown …sto paese nn cambiera' mai ….

mirko uggi
mirko uggi
3 anni fa

Vogliono essere protagonisti in un momento di grave difficoltà sanitaria!

Nicola Leo
Nicola Leo
3 anni fa

Salve,sono un coratino e non conosco bene i decibel di cui qualcuno parla. Forse,se proprio vi creava fastidio potevate segnalare il tutto ai diretti interessati evitando maschere non proprio da persone civili;invece chi ha denunciato ha pensato di farlo parandosi dietro una denuncia ,sollecitando le forze dell'ordine gia ampiamente impiegate per l'ordine e la sicurezza delle nostre città. Non sono d'accordo con coloro che annunciano una nuova etica dopo il covid. No,ritengo che si continuerà con un'indifferenza ancora maggiore. Tra i due contendenti dico solo che sarebbe stato utile,semplicemente,dialogare,trovando una linea comune che non creasse disturbo(se alcuni ritengono sia stato tale). Trovo davvero inqualificabile pararsi dietro denunce per evitare il dialogo.

Mirko uggi
Mirko uggi
3 anni fa

Che peccato mi piaceva ascoltare Albano & company

Marco Summo
Marco Summo
3 anni fa

Mettetevi delle cuffie e fatevi tutti i live che volete. Possibile che non devo poter essere libero neanche di guardare la televisione in santa pace in casa mia perché c’è della musica che mi fa schifo in sottofondo? Il rispetto per gli altri dovrebbe essere un concetto scontato e invece ci si meraviglia del fatto che possa dare fastidio. Roba da pazzi, non ho più parole