Filomena Stasi, insegnante, ha affidato a RuvoLive.it una sua lirica, “Essere mamma oggi…a Maggio 2020”, dedicata alle mamme nel tempo del Covid-19.
A rima baciata, Stasi omaggia coloro che sono in prima linea nell’emergenza e chi affronta con coraggio, spesso infondendolo nei propri cari, questo tempo difficile.
Secondo una ricerca dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, “Mamme e lavoro al tempo dell’emergenza Covid-19”, le madri lavoratrici saranno quelle che rischiano di essere ancor più “in affanno” nello scenario emergenziale e post-emergenza.
Su 9.872.000 lavoratrici, quasi 5,5 milioni sono madri.
Tra loro, 3 milioni hanno almeno un figlio con meno di 15 anni. E proprio loro hanno dovuto “lavorare” più dei padri. «Un fattore collegabile al differente livello di occupazione tra uomini e donne – si legge nel report – nei settori industriali e nei servizi essenziali, laddove la presenza femminile risulta più bassa nei primi e più alta nei secondi».
Loro hanno dovuto conciliare carriera (fuori casa o in casa attraverso lo smart working), la gestione delle faccende domestiche, la cura dei figli piccoli e, talvolta, di genitori anziani in stato di fragilità.
“Essere mamma oggi…a Maggio 2020” è l’attodi riconoscenza e il riconoscimento di una madre ad altre madri.
Essere mamma oggi…a Maggio 2020
In ogni tempo poetie scrittori
alla mamma han dedicato gli onori
e nel giorno della sua festa
ne han lodato la beltà, la bontà, le gesta.
Ma più che mai, in questo Maggio sospeso,
che alla figura materna rivolge tal dì festoso,
un grazie di cuore porgo al loro coraggio
in questo momento di insidioso contagio.
Un grazie a te, mamma infermiera o dottoressa
che, con abnegazione e tenacia indefessa
contro il nemico mortale lotti in terapia intensiva;
eppur, tornata a casa,
la tua famiglia delle tue cure non è priva.
Un grazie a te, mamma imprenditrice o commerciante
in questi anni sempre attiva e operante,
oggi, però, hai dovuto abbassare la saracinesca
e quasi ti ritrovi senza un soldo in tasca.
Ma combatti e alla disperazione non t’abbandoni
e ai tuoi cari ogni premura doni.
Un grazie a te, mamma volontaria, poliziotta, governante
che in questo terribile tempo di pandemia
a tante difficili situazioni hai dovuto far fronte.
E mentre, con severità, delle regole esigi il rispetto,
sempre serena e dolce torni sotto il tuo tetto.
Un grazie a te, mamma educatrice e insegnante
che, pur catapultata in questa dura realtà isolante,
hai ubbidito alla tua missione con costanza
e della scuola la triste mancanza
hai colmato con le lezioni a distanza.
Un grazie a te, mamma operaia e impiegata
costretta a svolgere il tuo lavoro in casa imprigionata.
Dal cellulare o dal computer sempre presa
gestire casa e famiglia è una vera impresa,
ma riesci a trovare sempre la soluzione
perché in ogni cosa ci metti passione.
Un grazie a te, mamma pensionata
dal peso degli anni resa più delicata.
Vivi da sola, per cautela, in quarantena
e nel tuo cuore provi tanta pena.
Seppur dei tuoi cari ti manca l’abbraccio
telefoni al figlio distante, per infondergli forza e coraggio.
Un grazie a te, mamma casalinga
che, come sempre, senza alcuna lusinga,
fra mille problemi e difficoltà
ti dedichi alle domestiche mansioni con alacrità.
E anche se tanti affanni nascondi
vuoi tranquillizzare gli affetti di cui ti circondi
sfornando ,ogni giorno,focacce, torte, manicaretti
e tutti quanti si senton più protetti.
Grazie a tutte le mamme…per esser così.
un grazie infinito…per essere qui
un grazie sincero…per essere, semplicemente, mamme.
10 maggio
Ins. Filomena Stasi