Al via nei prossimi giorni interventi per 110.000 euro per adeguare le scuole comunali di Ruvo di Puglia alle norme di sicurezza antiCovid in vista della riapertura delle scuole a settembre.
Un piano dettagliato di interventi e adeguamenti è stato definito al termine di un intenso lavoro di confronto e condivisione che in queste settimane ha impegnato l’Amministrazione, i Dirigenti Scolastici e l’Ufficio tecnico del Comune.
I fondi arrivano dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Pon “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014/2020, sono stati ripartititi ai Comuni sulla base della popolazione scolastica e da questi destinati ai lavori nelle diverse scuole sempre in proporzione al numero degli studenti.
Per gli istituti Primo Circolo Didattico “Giovanni Bovio”, Secondo Circolo Didattico “S. Giovanni Bosco” e la scuola secondaria di Primo grado “Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII” sono previsti lavori di adeguamento, piccole ristrutturazioni e l’acquisto di attrezzature.
Su richiesta del Dirigente Scolastico, il Primo Circolo avrà a disposizione sei aule nel plesso della ex Rubini.
«La notizia più importante che possiamo dare alle famiglie ruvesi – ha detto il sindaco Pasquale Chieco – è che grazie a questi interventi nessuna scuola comunale sarà costretta ai doppi turni, nonostante le linee guida nazionali antiCovid.
Quello con i dirigenti scolastici Catalano, Colaprice e Quatela è stato un confronto proficuo e costruttivo centrato unicamente sulle necessità specifiche di ogni singola scuola e sui bisogni delle tre comunità scolastiche. Abbiamo definito un piano dettagliato di interventi che, una volta realizzati, consentiranno a famiglie, studenti e lavoratori della scuola un ritorno in classe sereno e sicuro.
L’assessora Monica Filograno e io vogliamo ringraziare i tecnici dell’Area 8 del Comune che hanno lavorato senza sosta e con grande impegno in questi caldi giorni di luglio per pianificare gli interventi nell’interesse primario dei nostri piccoli concittadini».
Ma stiamo parlando di fondi ministeriali per l'acquisto dei famosi banchi a rotelle?