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Sospensione delle lezioni in presenza, i sindacati a Emiliano: «Ritiri l’ordinanza»

La Redazione
​​​Le organizzazioni sindacali scrivono al presidente della Regione per esprimere totale disappunto in merito alla sospensione delle attività didattiche in presenza nel triennio delle scuole superiori​
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Le organizzazioni sindacali della Puglia Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Fgu Puglia, scrivono al presidente della Regione Michele Emiliano per esprimere totale disappunto sia sul piano del metodo che sul piano del merito relativamente alla sospensione delle attività didattiche in presenza “in tutte le scuole secondarie di secondo grado limitatamente alle ultime tre classi del medesimo ciclo scolastico”.

«Gentile Presidente – scrivono le organizzazioni sindacali – apprendiamo con stupore dagli organi di stampa che, in data 22 ottobre, al termine di un lungo confronto al Tavolo regionale convocato dal Direttore dell’USR Puglia Anna Cammalleri presso l’Ufficio Scolastico Regionale di Puglia (D.M. 26 giugno 2020, n. 39), cui hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano insieme agli assessori Pier Luigi Lopalco, Giovanni Giannini e Sebastiano Leo, il Presidente Michele Emiliano ha emanato l’ordinanza n. 397 che, con decorrenza dal 26 ottobre “e comunque entro e non oltre il 13 novembre 2020” sospende le attività didattiche in presenza “in tutte le scuole secondarie di secondo grado limitatamente alle ultime tre classi del medesimo ciclo scolastico”.

Le scriventi organizzazioni sindacali, relativamente a tale provvedimento, esprimono pieno e totale disappunto sia sul piano del metodo che sul piano del merito.

Sul piano del metodo: nell’incontro di questa mattina in nessun passaggio e in nessun intervento del Presidente e/o degli assessori presenti è stata ventilata o anche solo preannunciata l’ipotesi della sospensione totale delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole secondarie di secondo grado sia pur limitatamente alle ultime tre classi del medesimo ciclo scolastico. Tale determinazione risulta pertanto essere una autonoma e discutibilissima decisione che il Presidente Emiliano ha assunto con velocità disarmante.

Sul piano del merito: tenuto conto che i dati relativi all’andamento dei contagi nella scuola pugliese non sono eccessivamente allarmanti visto che si registrano solo 13 docenti positivi a fronte dei 4 del 24 settembre u.s., tutte le OO.SS. hanno espresso parere fortemente critico verso l’ipotesi di ricorso esclusivo alla didattica digitale integrata che alterna lezioni in presenza, figuriamoci poi, rispetto alla didattica a distanza che comporta, di fatto, la sospensione immotivata di tutte le lezioni in presenza amplificando il danno formativo già accumulato lungo tutta la lunga fase del precedente lockdown.

Sembrerebbe che con questo provvedimento, che scavalca le autonomie scolastiche che bene hanno operato sino ad ora, si vogliano coprire le responsabilità politiche di chi, al governo nazionale, regionale e locale, non si è mosso in tempo utile per arginare le criticità connesse al potenziamento dei Trasporti e delle Asl, oltre che al compimento dei lavori nelle scuole, pensando di risolvere il tutto, optando per la soluzione più semplice: lasciare gli alunni a casa. Nessuna presa di posizione, invece, per ciò che riguarda gli spostamenti dalla Puglia e verso la Puglia dei docenti per il concorso straordinario.

Con la presente nota di protesta, visto quanto sopra riportato, le scriventi OO.SS. chiedono al presidente Michele Emiliano, l’immediato ritiro dell’Ordinanza N. 397 della quale dovremmo tornare a discutere. Signor Presidente, decisioni così importanti devono essere condivise nel pieno rispetto del ruolo di tutti, e non devono invece tradursi, come Lei ha comunicato questa mattina, in un provvedimento monocratico. Ci sono ancora i margini di tempo necessari a ricucire lo strappo istituzionale che si è venuto a determinare; pertanto, certi di un sollecito quanto urgente riscontro, cogliamo l’occasione per inviare cordiali saluti».

venerdì 23 Ottobre 2020

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biagio anselmi
biagio anselmi
3 anni fa

i sindacati. la risposta alla domanda che nessuno ha posto. piuttosto si dovrebbero invitare e caldeggiare i propri iscritti a far bene il loro lavoro attraverso i mezzi telematici, a dotarsi, a sperimentare. invece escono fuori con questa dichiarazione, vacua ed inopportuna. è come se uno, nel corso di un naufragio, chiedesse al capitano di usare modi più garbati per impartire gli ordini del salvataggio o di discuterne le procedure prima di attuarle. ridicoli.

Ciccio Kim
Reb
3 anni fa

Non credo che i professori fremano dalla voglia di fare didattica in presenza, esponendosi ai rischi che lo spostamento e l’aggregazione comportano.

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