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La ministra Azzolina: «La Puglia riapra le scuole»

La Redazione
​«La scuola non è "un problema" come qualcuno ha scritto. La scuola è futuro e speranza»​
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«La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo ‘impressionante’ il numero dei contagi. Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila)».

Così la ministra alla Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, all’indomani dell’annuncio del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla chiusura delle scuole pugliesi, di ogni ordine e grado, a cui è seguita la relativa ordinanza.

«La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale.

Pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione. Perché i ragazzi escono, anzi usciranno di più e rischieranno di contagiarsi. A scuola invece, non solo ci sono misure di sicurezza, ma anche protocolli che permettono controllo e tracciamento.

Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie.

Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza. La comunità scolastica pugliese nei mesi scorsi ha lavorato tantissimo, per preparare le scuole alla riapertura. Dimostrando spirito di sacrificio e responsabilità. La stessa che oggi è richiesta a tutti gli attori istituzionali per non togliere alle bambine e ai bambini momenti di socialità, studio, impegno e crescita.

La scuola non è “un problema” come qualcuno ha scritto (riferendosi all’assessore Pier Luigi Lopalco, ndr). La scuola è futuro e speranza».

giovedì 29 Ottobre 2020

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Tony
Tony
3 anni fa

Non dicesse scemenze. Si sapeva benissimo che a scuola ci sarebbero stati altri contagi. Oltretutto gli ultimi casi sono aumentati proprio tra i più giovani. Finché c'é la tecnologia, usiamola e sfruttiamola…bene. Specialmente quando si tratta della salute propria e di quella altrui.