I prezzi dell’olio extravergine di oliva stanno subendo una contrazione incomprensibile se si considera una diminuzione della produzione di olive del 48%, a causa del clima “incostante” in una annata di eccellente qualità.
Lo denuncia Coldiretti Puglia contro i tentativi in atto di deprimere il mercato e le quotazioni dell’olio extravergine d’olive ai danni degli agricoltori, provati dalla riduzione del 2% delle esportazioni e dal blocco delle vendite nel canale HoReCa, per la chiusura di ristoranti, pizzerie e agriturismi.
«Non siamo disposti ad accettare che anche quest’anno le quotazioni dell’olio extravergine subiscano ribassi inaccettabili dei prezzi dell’olio extravergine di qualità eccellente», afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
«La sensibile flessione quantitativa della produzione è accompagnata da ottima qualità e ciò deve portare – ha insistito il presidente Muraglia – a un recupero dei prezzi che l’anno scorso sono stati spesso deludenti. A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l’olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia», aggiunge Muraglia.
Intanto, Coldiretti Puglia consiglia di acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi.
«Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli».
Un olio extravergine di oliva (Evo) di qualità – conclude Coldiretti Puglia – deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi.
Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche e antiossidanti, fondamentali per la salute.
Era ora che qualcuno si sveglia da