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Coldiretti Puglia: «Esercito contro criminalità nelle campagne»

La Redazione
​Dopo la rapina a mano armata e la morte di una donna aggredita in campagna ad Andria, serve cabina di regia tra Miinisteri dell'Agricoltura, Difesa e Interno​
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Invoca nuovamente l’intervento dell’Esercito Coldiretti Puglia, dopo gli ennesimi gravi episodi accaduti ad Andria, come la rapina a mano armata in un’azienda olivicola per rubare una macchina raccoglitrice e la morte di una donna, aggredita durante un tentativo di furto in casa in campagna.

Si tratta di atti intollerabili che la dicono lunga – denuncia Coldiretti Puglia – sulla necessità di alzare la guardia contro i continui fenomeni criminosi nelle aree rurali, acuitisi a causa dell’emergenza Covid che, con le limitazioni agli spostamenti, lascia le aree rurali ancora più isolate.

«Le aziende hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura. E’ necessaria l’attivazione di una cabina di regia tra i Ministeri delle Politiche Agricole, della Difesa e dell’Interno che coordini le attività delle forze dell’ordine, a cui va il nostro plauso, che va sostenuto dall’intervento dell’Esercito in alcune aree a forte rischio. L’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura di Coldiretti sta monitorando i fenomeni di criminalità nelle campagne attraverso le segnalazioni degli imprenditori agricoli e le denunce», torna a chiedere Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, Bari e BAT.

«Nelle aree rurali i criminali stanno condizionando – insiste il presidente Muraglia – la vita quotidiana degli agricoltori, costretti a trasformarsi in vigilanti diurni e notturni. È a rischio la loro stessa incolumità. Il clima che si respira è di paura per imprenditori agricoli, stremati da furti quotidiani, che hanno perso la speranza e per timore e sfiducia non denunciano più gli episodi criminosi che sono costretti a vivere».

«Molto utile protocollo d’intesa siglato con la Prefettura della BAT, “Mille occhi sulle città e sulle campagne”, che vede un piano di collaborazione – conclude il presidente Muraglia – tra Istituti di Vigilanza privata, Guardie Campestri con le Forze di Polizia e la Polizia locale per fornire segnalazioni e informazioni a Questura, Carabinieri, ai CC Forestali e alle Procure».

I reati contro il patrimonio, quali furto di mezzi agricoli (15%), abigeato (11%), furto di prodotti agricoli (13%), racket (9%), usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, secondo i dati dell’Osservatorio, rappresentano la “porta di ingresso principale” della criminalità organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale, conclude Coldiretti Puglia.

sabato 28 Novembre 2020

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