Cronaca

La storia di Paola Anselmi: una donna alla ricerca delle proprie origini biologiche

Giuseppe Tedone
La nostra concittadina: «Ho sempre avuto il desiderio di conoscere chi mi ha dato la vita. Ho deciso di partecipare a un programma televisivo, con la speranza di poter raggiungere il mio obiettivo»
scrivi un commento 4482

Quella che vi stiamo raccontando è una storia intensa e toccante: è la storia di una nostra concittadina, Paola Anselmi che, lo scorso sabato, ha partecipato al programma televisivo ItaliaSì su RaiUno, condotto da Marco Liorni, con un obiettivo: avere un ricordo della sua mamma naturale.

Paola Anselmi, infatti, è stata adottata: ama intensamente e devotamente la sua famiglia adottiva, ma vuole aggiungere ulteriori passi al racconto della sua vita.

Contattata la signora Anselmi, abbiamo raccolto la sua testimonianza in cui spiega anche il motivo della  decisione di cercare i genitori biologici e la sua partecipazione in Tv.

«La mia nascita non è stata come le altre – racconta -. Mia madre fu costretta a darmi via per scelte non sue. Aveva solamente 18 anni quando mi ha partorita ed era minorenne: mi tenne stretta a sé per tre giorni, prima che mi portassero via con l’inganno. Le fecero credere che fossi morta per problemi cardiaci.

"Mamma" è la prima parola che un bimbo pronuncia appena inizia a gorgheggiare e alla mia è stato impedito di crescermi: questo ha determinato il mio destino.

Fui portata a Milano dove mi trattennero fino a che le carte burocratiche non furono pronte.

Più tardi fui portata nell’orfanotrofio di Pavia e dichiarata adottabile.

Il tutto fu architettato dal don della Santa Maria di Cassano Magnago. questo l’ho scoperto dopo, attraverso indagini legali.

Sono stata adottata all’età di 9 mesi dai coniugi Anselmi di cui oggi porto il cognome: il nome mi fu dato alla nascita dalla mia mamma biologica.

Mio padre, un uomo benestante, era proprietario di una ditta tessile a gestione familiare, un uomo sposato con figli grandi in età, e mia mamma sua operaia. I due si innamorarono e da quell’amore nacqui io .

Un amore speso fino alla fine e anche oltre. Mia madre gli restò fedele e non si sposò, restando nubile .

Da sempre ho desiderato conoscere chi mi ha dato la vita: non ho mai nascosto questo mio desiderio a chi me lo domandava.

Sebbene io abbia sempre saputo di non essere figlia naturale dei miei genitori, ho sempre sentito che qualcosa mi mancava.

Il mio senso di appartenenza non mi collocava da nessuna parte; provavo uno squilibrio di intimità profonda, a causa di una infanzia senza radici.

Ho deciso di partecipare, alla fine, a un programma televisivo per dichiarare la mia esistenza a chi ha soffocato nella grettezza e con falsità il percorso d’amore di una mamma inesperta. Contemporaneamente essere anche testimone del grande amore per mio padre.

I miei zii materni hanno nascosto e vogliono tenere sepolta questa vicenda per non riaprire lo scandalo che ci fu 52 anni fa.

I miei sforzi sono serviti a qualcosa, perché nel frattempo con il mio appello, sono riuscita a risalire alla famiglia di mio padre, Lino Guiotto, conoscendo mio fratello Roberto. Non nego che l’emozione nell’abbracciarlo sia stata grandissima, anche se abbiamo in comune solamente il padre.

Mi piacerebbe che potesse accadere anche la stessa cosa con la mia famiglia materna: continuo con il mio obiettivo, ovviamente senza nessuna costrizione nei loro confronti».

sabato 20 Marzo 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
 Beatrice Adessi
Beatrice Adessi
3 anni fa

Paola la tua storia ci fa commuovere tutti. Siamo contenti per te che hai finalmente svelato il mistero delle tue origini. Auguri di una nuova rinascita!

Gattulli  rocco
Gattulli rocco
3 anni fa

Brava maestra Paola,un sogno che si avvera ,congratulazioni

Maura Faiocco
Maura Faiocco
3 anni fa

Ciao Paola sono felicissima x te….sono anch'io una figlia adottiva e sono anni che sono alla ricerca delle mie origini. Ho contattato più di qualche trasmissione x potere raccontare la mia storia ma nn sono stata fortunata come te. Spero che un giorno riuscirò a conoscere la mia storia. Un abbraccio ❤????????

Pasqua Stragapede
Pasqua Stragapede
3 anni fa

Cara maestra è vero ricordo anch'io questo tuo desiderio,sono molto felice che si sia avverato,un caloroso abbraccio maestra Paola
Mamma di Vanessa

Marco Campanale
Marco Campanale
3 anni fa

Cara Paola, è ovvio che da parte materna non si desideri riconoscerti: tu, per loro, sei il “peccato” incarnato, quello che una volta veniva chiamato “il frutto della colpa”. Non gli fa certo piacere che, dal passato più remoto (e, ritengo, caparbiamente dimenticato), sia sbucata all'improvviso una persona in grado di disonorare il nome della loro madre/sorella, rivelando al mondo che all’epoca avesse intessuto una relazione con un uomo sposato padre di figli. E non è escluso che, nonostante le tue pubbliche rassicurazioni, temano anche una (legittima!) rivendicazione ereditaria. Il tentativo di farti accettare da costoro potrebbe rivelarsi battaglia ancor più ardua di quella sin qui combattuta.