La ridotta ritualità della Settimana Santa 2021, a causa del perdurare della pandemia Covid che impone l’osservanza di rigide norme anticontagio, non ha sopito la devozione di Gianpaolo Berardi, di 12 anni, che ha allestito, in casa propria, una via Crucis artistica che mixa piccola statuaria e sacre fotografie e cartoline.
Nel linguaggio comune è chiamata “presepe pasquale” la sacra rappresentazione della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo, diffusa nel 1300 come spettacolo “dal vivo” di carattere religioso, morale ed edificante.
Gianpaolo è molto legato alla ritualità della Settimana Santa rubastina. Le sue atmosfere sono ricreate in tre metri di spazio entro i quali scorre la narrazione della Passione di Cristo, tra piccoli fiori rossi dal valore simbolico.
Le statuine in gesso fanno parte di una collezione di Gianpaolo creata nel corso degli anni e con pezzi di provenienza diversa – alcuni provengono dall’Alto Adige.
Il percorso, avvolto dalle marce funebri suonate dalle Bande ruvesi, ha inizio con la rappresentazione della preghiera nell’orto del Getsemani fino a quella del Cristo risorto: ogni statuina, che corrisponde a una Stazione della via Crucis, è intervallata, sullo sfondo, da fotografie e cartoline delle processioni della Settimana Santa a Ruvo di Puglia.
A una Gianpaolo è particolarmente legato: è quella del “Trasporto di Cristo al Sepolcro”, degli “Otto Santi” a cui, lo scorso anno, in occasione del Centenario, dedicò un disegno a matita accompagnandola con questa riflessione «Credo che, questa notte, gli Otto Santi siano stati presenti nei nostri cuori e, anche se non abbiamo avuto modo di vederli, sono andati in processione spirituale per le vie di Ruvo».