Cronaca

E anche in questo Sabato Santo non sfilerà la mesta “Pietà”

Giuseppe Tedone
​Nel giorno dedicato alla Madre che sorregge il proprio Figlio, il priore Giuseppe Villani della Confraternita del Purgatorio ha espresso l'augurio di ritornare a vivere i riti religiosi
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Il Sabato Santo è il giorno della processione della Pietà, una delle statue più venerate dalla popolazione ruvese. Il culto di Maria Santissima della Pietà è curato dalla Confraternita del Purgatorio, nell'omonima rettoria.

La Confraternita è stata oggetto di attenzione da parte delle famiglie nobili di Ruvo che, con i loro lasciti, hanno contribuito alla creazione di ben tre Monti di beneficenza: il  Monte del Purgatorio, il Monte Leone e il Monte San Cleto. Successivamente è stato istituito anche il Monte dei Morti, grazie alle elemosine che versavano i fedeli, ricevendo in cambio tante messe di suffragio quante le somme di denaro versate.

Con queste somme, la Confraternita assisteva i poveri, gli infermi, le vedove e provvedeva alle doti delle fanciulle povere.

La chiesa, grazie a Ferdinando IV, ha ricevuto opere d’arte, come la tela raffigurante la Madonna del Suffragio tra le Anime purganti di Carlo Plantamura, paramenti, argenteria e oreficeria sacra. Nel 1898, sempre grazie alle elemosine, i Confratelli e le Consorelle hanno acquistato il simulacro della Pietà, realizzato dal cartapestaio leccese Giuseppe Manzo. La statua è portata a spalla da 38 confratelli.

ll simulacro della Pietà esce dal portone della chiesa del Purgatorio sollevata dai confratelli vestiti di camice con la tracolla nera, su cui è presente il medaglione d’argento, con un teschio e gli stinchi incrociati. Al cinto un laccio nero.

La statua rappresenta la Madonna seduta ai piedi della Croce con gli occhi rivolti verso il cielo, con il corpo del Figlio appena deposto.

Nel 2004 è stato effettuato un lavoro di restauro dal maestro Leonardo Marrone di San Ferdinando in Puglia, aiutato da un gruppo di esperti: durante i lavori, è emersa sul collo della Madonna un’attestazione di merito al cartapestaio Manzo, che ricevette la Medaglia d’oro all’esposizione di Torino nel 1898.

Dopo aver riportato le informazioni inerenti alla storia della Pietà, adesso riportiamo le riflessioni del priore della Confraternita del Purgatorio, Giuseppe Villani, sul secondo anno di assenza dei riti della Settimana Santa a causa della pandemia.

Giuseppe Villani

Anche quest'anno il giorno del Sabato Santo sarà insolito, cosa proverai?

«Personalmente sarà un Sabato Santo anomalo, come lo è stato quello dello scorso anno. Non nego che tutta questa situazione mi provoca tanta tristezza e delusione, non solo per quelle espressioni di pietà popolare che caratterizzano questo periodo liturgico, ma per l’assenza di relazioni umane con gli altri associati».

Come Confraternita come state vivendo e affrontando la situazione legata alla pandemia?

«La nostra Confraternita ora più che mai è impegnata nel sociale. Questo momento ha evidenziato le povertà materiali e anche spirituali: tante famiglie si sono ritrovate al limite delle proprie possibilità economiche, ma la tristezza più grande è quella di non poter assistere i propri cari negli ospedali. Poi si ricevono notizie tragiche e le esequie avvengono senza il conforto spirituale della Santa messa, mettendo in crisi chiunque vive queste brutte esperienze».

Personalmente come stai vivendo la pandemia?

«Vivo questo momento con le difficoltà simili a tanti altri amici. Lavoro a stento: purtroppo la mia attività impone l'ingresso nelle abitazioni  (sono decoratore d'interni) e la gente ha paura dei contagi. Faccio fatica come tutti e mi mancano i rapporti umani con tanti che hanno rinunciato alla messa settimanale nella nostra chiesa per paura di essere contagiati».

Durante la Settimana Santa avete svolto il Settenario alla Pietà?

«Quest'anno, rispetto al 2020, abbiamo vissuto le liturgie quaresimali in presenza, il Rito dell'Adorazione della Croce. Il Settenario, anche con un numero limitato di confratelli e consorelle, si è svolto regolarmente  con una sensazione di normalità finalmente ritrovata».

Ci saranno delle celebrazioni nel giorno del Sabato Santo?

«Il Sabato Santo è un giorno aliturgico: non sono previste liturgie ma solo la veglia Pasquale che si celebra nelle parrocchie».

Vuoi rivolgere un augurio per la Santa Pasqua?

«Sono vicino con la mia preghiera a tutti quelli che in questo momento particolare soffrono in salute e disagi, confidando nel Cristo Risorto affinché torni la tanto sospirata normalità della nostra esperienza terrena. Tanti cari auguri a tutti».

 

sabato 3 Aprile 2021

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Franco
Franco
3 anni fa

Non ci vuole molto per accorgersi che mattoncino dopo mattoncino, un po' alla volta per non fare troppo rumore, stanno smantellando tutta la pietà popolare. A vantaggio dello streaming.