Cronaca

Autovelox sulla 231: pioggia di multe e di ricorsi. La Polizia locale: «Tutto in regola»

La Redazione
Sono tanti gli automobilisti, tra cui ruvesi, multati sul tratto terlizzese della ex statale 98: molti ricorsi davanti ai giudici di pace. Il comandante della polizia locale Modugno replica: «I dispositivi sono omologati»
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Sono molti gli automobilisti che in queste ultime settimane sono stati multati per eccesso di velocità nel territorio di Terlizzi. Le contravvenzioni – elevate anche nei confronti di molti automobilisti ruvesi – sono state rilevate dagli autovelox della Polizia locale della città dei fiori, in corrispondenza del tratto terlizzese della strada provinciale 231.

In tanti, tuttavia, stanno impugnando le notifiche emesse dal Comune di Terlizzi davanti ai giudici di pace, formulando ricorsi individuali o tramite "class action", con l'ausilio di studi legali locali. A queste rimostranze ha dato voce anche il consigliere comunale del Partito democratico, Michelangelo De Chirico, il quale ha chiesto pubblicamente all'Amministrazione comunale «come mai la città di Terlizzi, con tanti problemi di carenza di personale e di controllo nell'abitato, riesca a impiegare personale a far multe per limiti di velocità sulla ex 98… e poi, dopo le 21 in Viale Roma e in Viale dei Garofani, l'autodromo». 

La principale argomentazione difensiva formulata dai multati è che gli autovelox installati dagli agenti della Locale non siano debitamente segnalati e dunque le sanzioni siano illegittime e, in ogni caso, inesigibili. «Le postazioni saranno segnalate come previsto dalla legge» aveva dichiarato il sindaco Gemmato, annunciando la novità dei controlli sulla velocità a metà marzo scorso.

Eppure, secondo l'avvocato coratino Pieraldo Capogna – uno dei legali maggiormente sollecitati nel Nord Barese, specie nelle città attraversate dalla 231, dagli automobilisti sanzionati – i verbali emessi dalla Polizia locale di Terlizzi sarebbero affetti «da almeno quattro vizi di nullità».

Il primo è un «vizio su segnaletica stradale di segnalazione e presegnalazione autovelox (è abbastanza nascosta)». Sarebbe, a parere del legale, anomala anche la «posizione degli agenti accertatori (si trovano su una complanare ad effettuare rilievi a distanza su una strada diversa, ovvero l’attigua Sp231)», tanto più che «l’autovelox la maggior parte delle volte è nascosto dalla stessa macchina/furgone della Polizia e non è visibile». Da ultimo, chiosa Capogna, «manca nel verbale l’indicazione del decreto prefettizio di autorizzazione alla Polizia Locale a poter effettuare rilievi sulla Sp231».

Interpellato da TerlizziLive, il comandante della Polizia locale di Terlizzi, Antonio Modugno, replica al fuoco di fila dei multati: «Gli avvocati fanno il loro mestiere e si fanno anche un po’ di pubblicità gratis. Noi facciamo il nostro lavoro che è quello di far rispettare il Codice della strada e tutelare la sicurezza delle persone. Il dispositivo che rileva la velocità è regolarmente omologato nonché segnalato alla Prefettura di Bari, alla Città Metropolitana di Bari e al Compartimento Polizia Stradale di Bari, in rigorosa ottemperanza al decreto ministeriale “Maroni” integrato dal decreto ministeriale Minniti.

Ricevere una sanzione amministrativa – conclude Modugno – non fa mai piacere a nessuno, ma le regole sono regole e ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità».

Da parte sua, il sindaco Gemmato ricorda che l’impiego dell’autovelox da parte della Polizia locale sulla provinciale 231 fu comunicato a tempo debito e che il dispositivo in futuro sarà collocato anche in altre strade della città, prima fra tutte la provinciale Terlizzi-Molfetta, per rendere più sicura la viabilità.

«Sorprende – dichiara il Primo cittadino di Terlizzi – il fatto che alcuni rappresentanti istituzionali del Comune di Terlizzi piuttosto che invitare i cittadini a moderare la velocità per l’incolumità propria e quella altrui, preferiscano fare pubblicità ad avvocati che annunciano discutibili ricorsi contro lo stesso Comune. Un giorno invocano più controlli sulle strade, il giorno dopo invitano a presentare ricorsi.

È un modo di fare ipocrita che non va bene: i Consiglieri comunali che oggi protestano contro l’operato della Polizia locale probabilmente sono gli stessi che, quando si verifica un incidente stradale mortale, fanno lacrime di coccodrillo, chiedono che ci siano maggiori controlli sulle strade e invitano la Polizia Locale a una maggiore deterrenza. Come ho già detto altre volte, la legalità si sperimenta ogni giorno con i fatti, non è solo una bella parola per farsi belli sui social. Legalità significa rispetto delle regole e non appartiene a questo o a quel partito politico. È un ingrediente del vivere civile».

venerdì 14 Maggio 2021

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Reb
Reb
2 anni fa

Certo, dopo la mazzata economica procurata dalla pandemia, niente di meglio che il colpo di grazia di una bella multa a tradimento. Anche più d’una, magari, se si è abitudinari di quel tratto di strada, magari quotidianamente per lavoro. Cara Polizia, se il tuo intento è davvero quello di dissuadere da comportamenti illeciti alla guida, limitati a far circolare le tue auto sulle strade, vedrai che andranno tutti piano. Altrimenti, rischi di far pensare che il Comune voglia fare “cassetta” sulla pelle della gente che (se ci riesce) lavora.

Franco
Franco
2 anni fa

La sicurezza non può essere il solito abusato alibi per fare cassa. Che sia o meno “tutto in regola” è meglio che sia un Giudice a stabilirlo, non solo i vigili che sono parte in causa. I ricorsi sono legittimi, vi mancherebbe. E gli autovelox non possono essere i bancomat del Comune.

Marco
Marco
2 anni fa

Siamo alla totale ignoranza giuridica, l'attacco del comandante Modugno agli avvocati è solo risibile. I ricorsi sono legittimi, sarà il Giudice a decidere se sia valido, non certo i vigili.

Graziano
Graziano
2 anni fa

È un sistema di fare cassa in uso alla gran parte dei Comuni italiani, se ne discute da anni anche in Parlamento.