Oltre 130 volontari per l'ennesima maxi-operazione di pulizia organizzata e coordinata da alcune associazioni del territorio, che sono riuscite a coinvolgere una moltitudine di attivisti e liberi cittadini in una mattinata di salutare "ecotrekking".
Otto sodalizi, quattro ruvesi e quattro terlizzesi, si sono dati appuntamento alle 10 di domenica mattina per raggiungere il tratto in prossimità dell'Appia-Traiana individuato, un'area situata esattamente nel punto medio tra le città limitrofe e purtroppo, fors'anche per questo motivo, bersagliata dal fuoco incrociato degli incivili.
Gli scout Agesci Uno, gli sportivi dell'Asd Terlizzi Sporting Club, i camminatori dell'associazione Via Francigena Appia Traiana, gli Amici della Via Francigena Ruvo di Puglia, la rete di associazioni e movimenti di EcoSistema Ruvo di Puglia, l'Associazione @Itinera Ets, i membri del Lions Club Ruvo di Puglia Talos, di Terrapeutico – Orto Urbano Terlizzi e del gruppo "Terlizzi vivila in bici", tantissimi liberi cittadini, giovani e bambini, hanno trascurato – malgrado la giornata torrida – le lusinghe delle spiagge e del mare per fornire cure e attenzioni a una porzione degradata del territorio, mettendo al primo posto la tutela dei beni storici e, in linea generale, del bene comune. Hanno preso parte alla mattinata anche alcuni esponenti istituzionali come i sindaci di Ruvo, Pasquale Chieco, e il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, e le assessore alla Cultura terlizzese, Lucrezia Chiapparino, e ruvese, Monica Filograno.
Il gruppone è stato assistito dai mezzi delle squadre Sanb di Ruvo di Puglia e Terlizzi, che al termine delle operazioni hanno preso in carico oltre cinquanta sacchi di rifiuti raccolti e differenziati. «Rifiuti strappati al tratturo, ai roghi tossici, alla campagna e a questo nostro paesaggio troppo spesso deturpato, sfigurato» si legge in un comunicato. La pulizia si è conclusa a mezzogiorno circa, sotto il solleone: è stata, concludono gli organizzatori, «una giornata di festa, da ricordare per tutti coloro i quali hanno scelto di dare piuttosto che di prendere dalla natura. Quando andremo al mare gli racconteremo di aver tardato per aver dato una carezza alla terra. Grazie alle oltre 250 mani che hanno permesso di dare una carezza lunga un chilometro e mezzo».
Semplicemente lodevole. Grazie mille per il vostro impegno di cittadinanza attiva, con la speranza di poter partecipare attivamente a occasioni di questo genere in futuro, con l'utopia che a un certo punto ci sia solo bisogno di ammirare anziché ripulire.