Cronaca

Velocity, si inaugura la velostazione del Comune di Ruvo di Puglia

La Redazione
​L'inaugurazione avverrà domenica 19 settembre, alle 11.30, e sarà preceduta da una pedalata cittadina a cura dell'associazioni ciclistiche locali. Da lunedì sarà attiva, accedendo con le credenziali
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Si inaugura domenica 19 settembre, alle 11.30, la Velostazione del Comune di Ruvo di Puglia, alla presenza del sindaco Pasquale Chieco e delle istituzioni locali, dei rappresentanti di Ferrotramviaria spa, dell'impresa che ha realizzato i lavori e dei vari tecnici e progettisti coinvolti.

Per accedere sarà possibile scaricare gratuitamente un’applicazione per smartphone, cliccando all'indirizzo

 www.comune.ruvodipuglia.ba.it/servizi/segnalazioni/segnalazioni_fase03.aspx  

e inserendo le informazioni richieste; si riceverà poi una mail dall’indirizzo velocity@comune.ruvodipuglia.ba.it con tutte le indicazioni per attivare il proprio profilo. 

All'iniziativa parteciperanno le associazioni ciclistiche (asd Talos, All Bike Ruvo, asd Avis Bike Ruvo) che hanno aderito all'invito a organizzare una pedalata mattutina che partirà alle 8.30 da piazza Matteotti e arriverà poi nella piazza della Stazione ferroviaria. 

Da lunedì sarà sempre possibile, una volta ottenute le credenziali, parcheggiare in sicurezza a Velocity la propria bicicletta; metterla in carica se elettrica; depositare i propri effetti personali nell’apposita cassettiera. 

Velocity è un’infrastruttura realizzata con un finanziamento P.O.R. Puglia FESR 2014-2020 – Asse IV – Azione 4.4 "Interventi per l'aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane" di 200.000 euro più 36.000 di cofinanziamento comunale.

 

mercoledì 15 Settembre 2021

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Anna Tamborra
Anna Tamborra
2 anni fa

Prima che arrivino i soliti benaltristi, leoni e leonesse da tastiera, questo è un altro piccolo gesto che guarda al futuro sostenibile e verde. Grazie a chi supporta nove forme di mobilità che agevolano tutti, ma noi giovani e le nuove generazioni in particolare.
Siccome so già che arriverà il solito antagonista di turno a dire “Ma non potevano spendere i 200.000 euro più 36.000 di cofinanziamento comunale per rattoppare le strade?”, la risposta è no. E quand'anche fosse si, io sono personalmente contenta che le tasse che paghiamo siano investite in tali opere.

Univers
Univers
2 anni fa

Si ma senza piste ciclabili?

Graziano
Graziano
2 anni fa

Dopo pochi anni dall'apertura l'officina parcheggio delle bici, esperimento simile fatto a Bari nei pressi della stazione, è completamente fallito.

Calimero nero
Calimero nero
2 anni fa

Cara Anna Tamborra quando lei dice i soliti leoni da tastiera evidentemente ha paura delle critiche per cui forse non è una persona democratica.Ma mi è consentito chiederle se effettivamente lei paga le tasse visto che le nomina nel suo commento? Ora la guardia alle eventuali biciclette poste in tale struttura la fa lei visto che tra un po' sicuramente spariranno o saranno distrutte da eventuali vandali?Ora nel comune di Ruvo di Puglia e guarda caso in concomitanza delle prossime votazioni comunali si sta facendo di tutto per sponsorizzare ogni cosa mentre fino a poco tempo fa qualche persona ha sonnecchiato per cinque anni di fila MISTERO.

Uomo nero
Uomo nero
2 anni fa

Evidentemente la sig Tamborra non è un leone da tastiera visto che non scrive nessun commento.Secondo me purtroppo è una pecorella smarrita che non si rende conto forse dorme ancora che tale esperimento non apporterà a niente solo ulteriore debito per le casse comunali per fare parcheggiare le bici di ” quattro gatti”,.

Anonimo Veneziano
Anonimo Veneziano
2 anni fa

Concordo appieno con Maria P. Usano la parola green per coprire l' aumento di tasse.Nella sontanza poi di quei soldi sottratti al popolo non si fa mai niente di concreto perché poi vengono letteralmente buttati al vento per fare comodo a poche persone ed al politico di turno.Sembra che ora tutto di colpo sia diventato green.Vaccini piste ciclabili alberi di cipresso piantumati sulla sede stradale ( vedi teatro comunale) ecc. Io la chiamerei la tassa dei ” fessi” che viene pagata solo da chi lavora e suda onestamente mentre chi non lavora perché a volte fa molto comodo non solo non paga tasse e bollette varie ma spesso reclama cose che sono macigni per la collettività.