Cronaca

Ruvo “città amica dei gatti”. Salgono a sei le colonie feline segnalate

La Redazione
​«Ci auguriamo che questo lavoro appena cominciato non termini a breve e che possa andare avanti nei mesi a seguire, per poter censire e segnalare tutte le colonie presenti nel nostro paese»
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«Ruvo si qualifica sempre di più come città amica degli animali in generale, dei gatti in particolare. Altri due cartelli che identificano i territori in cui vivono le colonie feline sono stati collocati in città, azione parallela al censimento di altre due colonie, ovvero la numero 5 e la numero 6». Così, in una nota, la sezione ruvese dell'Enpa – Ente nazionale protezione animali.

«Tutto ciò – si legge ancora – grazie alla sensibilità dimostrata dall’Amministrazione comunale uscente e ricandidata, che ha posto il benessere degli animali tra i punti fissi del suo programma. Da anni la sezione di Ruvo di Puglia dell’Enpa cercava di ottenere questi cartelli, sia per proteggere le colonie feline presenti sul territorio prevenendo atti vandalici e violenti di ogni tipo, sia per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle normative relative alla tutela degli animali.
L’attuale Amministrazione, nelle persone del sindaco Pasquale Chieco e del consigliere con delega all’ambiente Antonio Mazzone, ha accolto e dato seguito alle richieste dell’associazione.
C’è stato un lungo lavoro alle spalle, certamente non facile perché la materia riguardante i felini non era mai stata affrontata prima.
I primi quattro cartelli sono stati collocati nel mese di maggio, gli altri due il 13 ottobre, tutti nelle zone in cui si erano rilevate le maggiori criticità e intolleranze nei confronti dei tutori e degli animali stessi. Ovviamente le volontarie si augurano che la presenza di questi cartelli certifichi e tuteli il loro impegnativo quotidiano lavoro di cura, nutrizione e controllo sanitario dei gatti che vivono liberi nel territorio; ma soprattutto che aumenti sempre di più il numero dei cittadini sensibili alle tematiche animaliste.
Segni che alimentano l’ottimismo e la speranza giungono dai bambini. Una mamma commentando il post in cui appaiono i gatti della scuola Barile ha scritto: “Bello! I miei figli che frequentano quella scuola, li adorano”.
Ci auguriamo che questo lavoro appena cominciato non termini a breve e che possa andare avanti nei mesi a seguire, per poter censire e segnalare tutte le colonie presenti nel nostro paese.
Un particolare ringraziamento va anche al coordinamento regionale Enpa Puglia, capitanato da Daniela Fanelli e supportato dell’avvocato Massimiliano Vaccariello.
Si aggiungono i ringraziamenti per il comandante Salvatore Berardi e Michele Sansanelli che hanno seguito nello specifico la realizzazione e collocazione dei cartelli segnaletici».

venerdì 15 Ottobre 2021

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Calimero nero
Calimero nero
2 anni fa

L'ennesima buffonata a spese della collettività.Se non avete niente da fare pensate a tutte quelle famiglie senza lavoro che hanno bisogno di aiuto economico per fare una vita più degna. Pensate ai poveri anziani lasciati soli.pensate ai malati che spesso hanno bisogno di conforto morale.Ma finitela una buona volta con queste vostre trovate carnevalesche che non apportano niente alla collettività.I gatti devono essere animali liberi di crearsi il loro habitat dove meglio credono è pertanto non necessitano di cartelli per evidenziarne la loro presenza.Potete mettere anche 100000 cartelli ma fatelo a spese vostre perché inoltre state deturpando la città e poi vi dichiarate anche ambientalisti.

Anna Loiacono
Anna Loiacono
2 anni fa

Bellissima iniziativa da parte del comune di Ruvo. Non è per niente una buffonata a spese della collettività. Gli animali randagi come i gatti fanno parte dell'ambiente e vanno tutelati come gli esseri umani. Hanno diritto al rispetto e quei cartelli servono per far capire alla gente ottusa che il maltrattamento degli animali randagi è perseguibile legalmente con sanzioni e mesi di carcere nella peggiore delle ipotesi. Tutti i comuni hanno i vari enti che dovrebbero occuparsi degli anziani, dei malati, dei disoccupati ecc. e anche degli animali randagi e per ogni categoria sono stanziati dei fondi. Quindi concludendo questi soldi spesi per questa iniziativa non hanno tolto niente a nessuno. Gli animali randagi vanno tutelati, e protetti come esseri viventi e non come scarti della società