Cronaca

Ospedale Umberto I di Corato, in Ostetricia e Ginecologia arrivano i primi parti in Area Covid

La Redazione
Dopo i 910 parti e 240 interventi maggiori del 2021, nel nuovo anno il reparto si è sdoppiato per accogliere anche gestanti positive
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L’anno nuovo dell’Umberto I è ricco di novità, prima con una nascita a tempo di record sei minuti dopo la mezzanotte, ora con i primi nati nell’Area dedicata alle gestanti positive. A inizio 2022, infatti, l’unità operativa si è sdoppiata per poter gestire in tutta sicurezza anche questa domanda di salute, garantendo un’assistenza adeguata all’interno di un’area completamente isolata e dotata di quattro posti letto. «In sole 24 ore – commenta il direttore generale Antonio Sanguedolce – l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia è stata in grado di offrire una risposta pronta ed efficace alle nuove necessità derivanti dall’emergenza sanitaria. Era importante che l’Asl Bari avesse un punto nascita con un’Area Covid a supporto della rete provinciale e la direzione dell’ospedale, il direttore del reparto e il personale tutto hanno dimostrato grande professionalità e tempestività nell’allestire una struttura idonea in pochissimo tempo e per questo li ringrazio».

Un impegno ulteriore rispetto al 2021, che si è chiuso con 910 parti (più 5,2% rispetto al 2020) e 240 interventi chirurgici “maggiori”. Dati incoraggianti per le nascite, ma anche per l’attività riguardante tutte le patologie benigne uro-ginecologiche con approccio laparotomico, vaginale e laparoscopico. Sono stati superati i 500 interventi in day-service e sono state garantite 13.000 prestazioni ambulatoriali. Il nuovo anno, però, si è aperto con la novità dell’Area dedicata ad accogliere gestanti positive al virus Sars Cov 2.

«Questi dati pongono l’Unità operativa complessa di Ginecologia – spiega il direttore, dr. Lucio Nichilo – fra i reparti che non hanno vissuto il calo demografico né una riduzione delle attività assistenziali, riuscendo a risultare tra le più attive della Regione». Particolarmente rilevante è l’indice di attrattività del reparto, che registra il 36,8% di utenza proveniente da altre Asl e il 4,3% da altre regioni, «a conferma – spiega Nichilo – che non solo abbiamo soddisfatto le esigenze della nostra comunità ma abbiamo anche intercettato ed esaudito le necessità inderogabili delle pazienti delle realtà vicine (il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Umberto I è un punto di riferimento per le gestanti e pazienti ruvesi, ndr)». Uno sforzo reso ancor più complesso dall’emergenza sanitaria. «L’applicazione delle norme anti Covid con un tale turnover di pazienti e la gestione di due aree di ricovero rigorosamente separate – sottolinea il dr. Nichilo – hanno richiesto un impegno importante e duraturo nel tempo, ma il risultato raggiunto premia il lavoro svolto con passione e abnegazione da tutti, medici, ostetriche, infermieri e operatori socio sanitari, in un momento così difficile per noi operatori e per l’utenza. È il frutto – conclude Nichilo – di un ottimo lavoro multidisciplinare, reso possibile dalla proficua collaborazione tra ginecologi, anestesisti, neonatologi nonché i servizi, coordinati e supportati egregiamente dalla direzione medica».

mercoledì 12 Gennaio 2022

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