Le cicale friniscono ancora in quella distesa di ulivi divisa dai binari, lungo la tratta Corato-Andria della Ferrotramviaria.
Il processo per stabilire chi e quante responsabilità abbia per la morte di 23 persone e il ferimento di altre 51 continua.
Immutata la rabbia, l’amarezza e il dolore dei familiari. Intanto, sono passati quattro anni dalla mattina del 12 luglio 2016 che, in pochi secondi, spezzò 23 vite e fece conoscere, nel modo più atroce, Ruvo di Puglia al mondo.
Quel giorno, perse la vita il quindicenne Antonio Summo, di Ruvo di Puglia: la vittima più giovane. Quel giorno, i ruvesi si strinsero intorno alla sua famiglia. Piansero un figlio, un amico, un fratello.
Questo pomeriggio, alle 19.30, nel Parco della Musica dedicato a lui. si terrà un concerto, patrocinato dall’Amministrazione Comunale, a cura dell’Associazione “Apulia Musica e Tradizioni”.