Cronaca

Santa Messa di trigesimo in suffragio della professoressa Pia Olivieri

La Redazione
Mercoledì 15 luglio, alle 17.30, a Sant'Angelo. L'Aede-Ruvo, di cui la Professoressa era segretaria e animatrice, annuncia di continuare a perseguire gli obiettivi dell'associazione in suo onore​
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Mercoledì 15 luglio p.v., alle 17.30, sarà celebrata, nella chiesa di San Michele Arcangelo, la Santa Messa di trigesimo in suffragio della professoressa Pia Olivieri, scomparsa lo scorso giugno.

Il gruppo cittadino dell’Associazione Europea Degli Insegnanti così la ricorda, un mese dopo:

«La Professoressa Pia Olivieri ci ha lasciati il 15 giugno u.s., determinando un grande vuoto nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerla.

Tantissimi sono stati i messaggi di affetto, di stima e di gratitudine che hanno evidenziato coralmente le sue doti umane, culturali e professionali.

Ne è emerso, in modo unanime, il profilo di una grande Donna, che ha vissuto con passione ed energia, credendo fermamente nell’importanza della formazione dei giovani,nell’impegno civile, nell’Europa Unita.

In particolare, il presidente europeo e presidente della sezione italiana dell’Aede, il professor Silvano Marseglia, ha evidenziato la sua appassionata dedizione alle attività dell’associazione attraverso la costante proposta di idee innovative e valide, espressioni di autentica fiducia nei valori del processo di integrazione europea.

Inizialmente docente di Storia e Filosofia nei Licei, dagli anni ’90 ha proseguito con l’insegnamento di Lettere all’Itet “Padre A.M. Tannoia”, sede di Ruvo di Puglia, suo paese natale, dove è stata anche assessora alla Cultura, segretaria della sezione cittadina Aede e fondatrice del punto “Europa Giovani”.

Figura eclettica e poliedrica, ha inciso profondamente nel tessuto sociale, interpretando il presente con uno sguardo aperto e fiducioso al futuro.

La sua voce si è sempre alzata forte e chiara, nonostante la sobrietà con cui affermava le sue idee: sapeva ascoltare e aveva sempre un pensiero gentile per tutti, secondo il suo modus vivendi improntato all’accoglienza e all’inclusività.

Le persone immense non possono, dunque, morire. Esse restano nella memoria e nelle azioni di chi si propone di percorrerne la scia.

Nel nome di Pia, il gruppo Aede ha deciso così di proseguire il cammino avviato, affinché si possa raccogliere e tramandare quanto è stato realizzato in questi anni.

Certo, un compito difficile, ma sostenuto dalla convinzione di non voler disperdere i frutti del suo impegno per realizzare progetti e sogni ancora in fieri».

lunedì 13 Luglio 2020

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