Cronaca

La carica dei 100 e dei 100 e lode: Ilaria Aruanno

La Redazione
​Ruvese, ha conseguito la maturità al Liceo Scientifico "Orazio Tedone". Il suo sogno è diventare medico
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Prosegue la quinta edizionede “La carica dei 100 e dei 100 e lode”, l’appuntamento con le narrazioni di chi ha conseguito la maturità col massimo dei voti.

Sono i racconti dei ragazzi ruvesi che hanno studiato a Ruvo di Puglia o nei paesi limitrofi e dei ragazzi di città a noi vicine che hanno studiato qui.

Questa è l’edizione del Covid-19,i giovanissimi protagonisti sono entrati, con tutti i loro compagni, in una pagina della Storia: le loro sono narrazioni di impegno, sacrificio, sogni, speranze.

Questa volta la chiacchierata è con Ilaria Aruanno, 100 e lode al Liceo Scientifico “Orazio Tedone” di cui ha seguito l’indirizzo ministeriale.

Gli esami

Di cosa hai parlato nella tua prova d’esame?

«Ho sostenuto la prova d’esame il 24 giugno. Inizialmente ho esposto il mio elaborato sulle materie di indirizzo, nel mio caso matematica e fisica. Poi, ho parlato del fenomeno dell’elettromagnetismo, degli integrali indefiniti e definiti e, come applicazione alla realtà, ho portato la radioterapia.
Dopo ciò, la mia docente di lettere mi ha sottoposto il primo Canto del Paradiso della Divina Commedia di Dante.
Sono poi passata al tanto temuto documento che, nel mio caso, rappresentava un grafico di funzione che ho collegato alle altre materie, facendo riferimento alla macroarea “Finito e Infinito”. Durante la discussione, alcuni commissari mi hanno posto domande extra in relazione al programma affrontato durante l’anno.
Ho concluso la prova con una domanda di Cittadinanza e Costituzione e l’esposizione della mia esperienza riguardante il Pcto
».

Chi ti ha accompagnata?

«Sono stata accompagnata da mia sorella maggiore che ci teneva a condividere con me questa esperienza».

Come hai vissuto questo momento? In fondo, sei entrata nella storia con la Maturità 2020, segnata dal Covid-19.

«Credo che la parte più difficile sia stata l’attesa.
Ogni giorno, nonostante le numerose ore passate a studiare e a ripetere gli infiniti programmi, sembrava quasi che l’ansia e le preoccupazioni potessero cancellare tutto quello che avevo appreso in un intero anno scolastico. A peggiorare la situazione, inoltre, c’era la pandemia che ci ha, purtroppo, tolto la possibilità di condividere queste emozioni con i nostri amici e compagni che stavano vivendo la nostra stessa situazione
».

Tra passato e futuro

Come hai vissuto la scuola nel tempo del Covid-19?

«La didattica a distanza ha stravolto completamente la mia routine scolastica. I rapporti tra noi studenti e alcuni docenti sono diventati più freddi, le lezioni erano quasi completamente frontali: insomma, l’intero mondo reale è stato sostituito da quello tecnologico. Ciò che più rimpiango è di non aver avuto l’opportunità di condividere gli ultimi momenti all’interno del liceo con i miei compagni di classe e di non essermi goduta gli ultimi istanti da studentessa liceale con i suoi aspetti, positivi e negativi».

Cosa ti mancherà di più della scuola superiore?

«Tra me e il liceo c’è stato un rapporto di “odi et amo”: credo che un po’ mi mancherà.
Mi mancherà la maggior parte dei miei compagni di classe con cui ho condiviso gioie, ansie, preoccupazioni e, soprattutto, tutte le discussioni che ci hanno fatto maturare. Mi mancheranno anche alcuni professori che mi hanno permesso di crescere sia come studentessa che come persona, durante questo percorso. Quei professori che oltre al loro ruolo lavorativo svolgono quello di educatori
».

A quale facoltà ti sei iscritta?

«A settembre proverò tre test diversi: medicina, professioni sanitarie e area scientifica. Incrocio le dita sperando che vada tutto bene!».

Cosa vorresti fare da grande?

«Principalmente, spero di raggiungere uno dei miei più grandi obiettivi: essere medico».

Il presente

Ti aspettavi questo risultato?

«Non posso dire che non me lo aspettassi: tutti mi ripetevano che avrei raggiunto risultati eccellenti ma non per questo mi sono lasciata andare, dando tutto per scontato. Ho cercato di impegnarmi fino all’ultimo giorno per poter dare il meglio di me stessa e affrontare nel miglior modo possibile questo primo “ostacolo” verso la vita da “adulta”».

Come hai festeggiato quando l’hai saputo?

«Non ho organizzato alcunché di particolare. Appena l’ho saputo, ho avvisato la mia famiglia che si è mostrata molto orgogliosa di me.
Qualche giorno dopo, inoltre, mi sono rivista con la mia classe e alcuni professori per poter chiudere definitivamente, con un bel ricordo, questo percorso di cinque anni
».

Dove andrai in vacanza?

«In realtà non è in progetto alcuna vacanza. Principalmente ,sto studiando per i test di ammissione all’Università godendomi, però, qualche giornata al mare».

mercoledì 29 Luglio 2020

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