Cronaca

Smart Graduation Day, il Sindaco ai 29 laureati: «Radici ben piantate e rami verso il futuro»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
La cerimonia ieri, a Parco Belvedere, in via Pertini. Sono stati donati pergamene e querce che saranno piantumate nei parchi, in due scuole d'infanzia, nelle piazze del centro storico della città
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Chi ha studiato latino ricorda che c’è un nesso tra la parola “vis”, la forza, e la parola “robur”, quercia.

Ed è un felice caso che sia proprio la quercia l’albero prescelto dall’Amministrazione del Comune di Ruvo di Puglia per omaggiare i 29 laureati ruvesi che hanno voluto partecipare allo Smart Graduation Day, l’iniziativa della Regione Puglia e di Anci Puglia estesa a tutti i Comuni pugliesi, con cui si è restituito ai laureati nel tempo del Covid-19 un momento carico di significato quale è la cerimonia di proclamazione della laurea.

Chi si è laureato nel lockdown ha avuto la forza di vivere, spesso in solitudine, momenti di trepidazione, sconforto e gioia; non è stato circondato dal calore di familiari e amici “in presenza”, sebbene vicini col cuore e via Zoom. Come Giorgia Anselmi, laureatasi in mediazione linguistica inglese e arabo, in Turchia, lontana dagli affetti.

Ma, nonostante tutto, non hanno voluto rinunciare – sia pure con il timore che potesse interrompersi la connessione – a discutere la tesi in modalità telematica con la Commissione. E così hanno suggellato il proprio percorso di studi, sacrifici, difficoltà e soddisfazioni.

Lo Smart Graduation Day si è tenuto ieri, nel Parco Belvedere in via Pertini, alla presenza del sindaco Pasquale Chieco, dell’assessora alla Cultura con delega all’Istruzione, Monica Filograno, parenti e amici.

E poi c’erano molti di loro, dei laureati nel lockdown, di seguito elencati: Giorgia Anselmi, Simona Bucci, Antonio Cantatore, Giuditta Cassano, Rosanna Colaprice, Vincenzo Colaprice, Elena De Chirico, Tommaso De Nicolo, Rocco Di Modugno, Angela Gramegna, Rocco Jacopo Gramegna, Alessia Maria Leone, Fabio Lobascio, Antonio Lorusso, Giovanni Lorusso, Rocco Maggialetti, Mariagrazia Montaruli, Anna Pellegrini, Antonio Pellicani, Angela Sparapano, Delia Sparapano, Sara Sparapano, Isabella Stasi, Nico Stasi, Miriana Summo, Simona Summo, Menica Terlizzi, Annamaria Tristano, Mariagrazia Tristano.

Orgogliosi del traguardo raggiunto,pieni di speranza per il futuro. Dalle mani del sindaco Pasquale Chieco ognuno di loro ha ricevuto la pergamena e dall’Amministrazione comunale una piccola quercia.

Cinque di esse sono state piantumate già ieri sera in parco Belvedere. Le altre lo saranno, nei giorni a venire, in Parco Mennea, al Teatro Comunale, nelle scuole d’infanzia in via Cairoli e Andersen, in piazza Dante e in piazza Bovio.

Il Sindaco ha auspicato che ognuno di loro si prenda cura della propria quercia, dedicandosi, in questo modo, al proprio territorio, alla propria città, con “radici ben salde” e “rami tesi verso l’alto a inseguire il futuro”. Nel suo discorso ha elogiato la forza d’animo, la freschezza e l’energia di tutti i ragazzi laureatisi nel lockdown e anzi non è escluso che si possa fare un censimento di tutti i laureati, delle loro competenze che possano essere spendibili nel territorio, assecondando il trend del ritorno al Sud di molti cervelli.

domenica 20 Settembre 2020

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