Il ricordo

Addio a Michele Pellicani, voce critica e attenta di Ruvo di Puglia

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
​​Figura autorevole, è stato attivo nel mondo del giornalismo, nonché un grande promotore dello sport e cultore delle tradizioni rubastine​ ​
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Era giugno 2015 ed ero all’inizio di uno stage nella redazione di Ruvesi.it. Lì incontrai, per la prima volta, Michele Pellicani.

Ci presentammo: lui era in procinto di uscire per un servizio con la telecamera e attendeva l’operatore, Vincenzo Aruanno. Il direttore Paolo Pinto mi invitò a seguirli: una delle mie prime uscite sul campo. Era un servizio sulle aree verdi, sui parchi poco curati, in balia di vandali e Michele, col suo stile pacato eppure fermo, accendeva un riflettore su uno dei problemi della città, sollecitando l’Amministrazione a intervenire.

Teneva sempre desta l’attenzione di tutti – istituzioni e cittadini – su quello che non funzionava, esortando a prodigarsi per uno spazio più vivibile.

Era un cittadino autenticamente attivo: sempre, tra gli amici, tra sodali, nelle associazioni e istituzioni.

Luogotenente dell’Esercito Italiano in pensione, a novembre dello scorso anno era stato dell’Onorificenza di Cavaliere dal Presidente della Repubblica.

Michele ora non c’è più e Ruvo di Puglia ha perso una voce autorevole, espressione di autentico amore per la città. E proprio questo amore, a volte, lo spingeva a usare toni decisi e forti.

Era limpido, amava la verità, era diretto. Esprimeva con fierezza le proprie idee senza imporle. I media e i social avevano solo rafforzato la sua innata vis critica.

Era animato da una grande amore per la Politica: ardentemente di Destra, era sempre seduto in prima fila a seguire quasi tutti i Consigli Comunali, dove alcune volte commentava a voce alta. Nelle pause parlavamo di politica e, qualche volta, mi ha anche raccontato aneddoti risalenti a più di trent’anni fa sotto gli affreschi di Palazzo Avitaja. Mi dava consigli; mi diceva: «Devi sempre andare fino in fondo alle cose; devi conoscere tutto. Tu fai la giornalista». E lui era giornalista nel sangue.

Già speaker per Radio Ruvo Altair nella seconda metà degli anni 70, per Ruvesi.it, testata con cui ha collaborato sin da quando era ruvochannel.tv, curava la rubrica di approfondimento sulla vita cittadina, “Pensiero ad alta voce”, poi traslata sui social, e programmi sportivi.

Tifava per Juventus: ha ideato lo “Sport sotto l’albero”, manifestazione dedicata a onorare gli sportivi ruvesi che si erano distinti nell’anno. Veniva sempre inaugurata, a dicembre, con l’accensione del cedro Deodara e i suoi occhi erano rapiti dalla bellezza maestosa dell’albero. E proprio le condizioni in cui si trova il cedro in piazza Bovio era una delle sue preoccupazioni: ne sollecitava, con urgenza, la cura.

Custode delle autentiche tradizioni ruvesi, ha contribuito, con il supporto dell’associazione teatrale “Biagio Minafra”, alla reviviscenza del Carnevale ruvese e della maschera ‘Mba Rocchetidde Cope de Rafanidde.

Michele Pellicani era animato, poi, da fervida fede. Presidente della Pia Unione dei Santi Medici, era sempre presente nella piccola rettoria. Curava nei minimi dettagli il programma religioso e civile della Festa dei Santi Medici, organizzando anche eventi benefici. Ma la sua devozione, che si univa all’amore per la storia e le tradizioni ruvesi, raggiungeva l’apice durante la Settimana Santa rubastina: lui ne era uno dei narratori più attenti e sensibili.

I ruvesi, le istituzioni, le associazioni, il mondo della cultura e dello sport lo ricordano con amore. E lo ricordo anche io, ringraziandolo per i suoi consigli, insieme a tutta la Redazione di RuvoLive.it che abbraccia la sua famiglia con affetto.

martedì 27 Ottobre 2020

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