Cronaca

Emozioni e racconti di vita nella danza di Luigi Iosca a “Ricomincio da RaiTre”

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
​Ieri sera, il danzatore ruvese di 86 anni, allievo dell'Ute "Nicola Cassano", si è esibito con il coreografo fiorentino Virgilio Sieni, al Teatro Sistina di Roma
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«Il corpo è un organismo che ha bisogno di relazione con gli altri».

Così il coreografo Virgilio Sieni a Stefano Massini, conduttore con Andrea Delogu, di “Ricomincio da RaiTre”, programma che da ieri sera offre uno spazio agli operatori dello spettacolo – da chi calca le scene a chi sta dietro le quinte – duramente colpiti dalla pandemia da Covid-19 per l’impossibilità di lavorare.

E i corpi di cui parla e che fa “parlare” il coreografo fiorentino, ospite del segmento “Danza” del Talos Festival 2019 e 2020, sono quelli delle persone di ogni età e abilità.

Ieri, al Teatro Sistina di Roma, sulle note e parole di “Not only Cellist”, eseguita dal vivo dalla violoncellista Naomi Berrill, emozioni e narrazioni di vita sono fluite dai movimenti di Sieni con tre allievi dell’ “Accademia sull’arte del gesto”, da lui fondata nel 2007: il ruvese Luigi Iosca, di 86 anni, Anna Stefani da Firenze e Maria Teresa Bagiella da Roma.

Iosca è allievo dell’Università della Terza Età “Nicola Cassano”, sin dal 2017 tra le associazioni protagoniste dei progetti di danza di Giulio De Leo, direttore della Compagnia Menhir, partner del Talos Festival.

Al termine della performance, rivolto a Sieni e a Massini, Iosca timidamente ha ringraziato per l’opportunità offerta a lui e alle sue colleghe.

E proprio il progetto di danza contemporanea che coinvolge gli over 65, ideato e diretto da De Leo, è stato selezionato da “Creative ageing”, programma dell’ambasciata dei Paesi Bassi in Italia, su Cultura e Terza Età.

A darne notizia, qualche settimana fa, l’assessora alla Cultura Monica Filograno: «In questi anni abbiamo visto donne e uomini over 65 allenarsi nei laboratori coreografici in piena estate fra Pinacoteca e spazi pubblici cittadini, nelle vie e piazze, lungo i corsi (bellissimi quest’anno con i colori dell’autunno).

Ci siamo emozionati il primo anno quando, con la musica dal vivo al centro del cortile dell’ex convento, le donne vestite di bianco e affacciate alle finestre del primo piano, ci facevano stare con gli occhi rivolti in alto, incantati. E poi quando a settembre del 2019 con Virgilio Sieni hanno improvvisato una danza raffinata davanti ai nostri occhi.

La motivazione, la collaborazione, la disciplina – ho visto Giulio trattarli come danzatori professionisti -, la vitalità e la passione di queste donne e uomini hanno molto da insegnare a chiunque.

La professionalità, la tenacia, la competenza e la creatività di un maestro come Giulio riescono a trasformare uno spazio pubblico in un teatro a cielo aperto e portano #RuvodiPuglia in circuiti artistici contemporanei nuovi e di grande senso».

domenica 13 Dicembre 2020

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