Cultura

Focus Memoria, al Nuovo Teatro Comunale un seminario per riflettere sulla Shoah

La Redazione
Mercoledì 19 gennaio, alle 18, a cura de La Casa dello Spettatore, con Giorgio Testa e Giuseppe Antelmo. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
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Un seminario che, a partire dalla lettura collettiva di due spettacoli di prosa, accompagni il pubblico verso la riflessione e una commemorazione attiva delle vittime dell’Olocausto. È Focus Memoria, il secondo appuntamento della rassegna sul tema organizzata dal Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia che, per mercoledì 19 gennaio, a partire dalle 18, propone un seminario organizzato dall’associazione culturale Casa dello Spettatore di Roma.

Un evento sul valore civile e politico della memoria e sulla tragedia della Shoah a cura di Giorgio Testa e Giuseppe Antelmo, durante il quale i due docenti prenderanno spunto per la propria lezione dallo spettacolo La Pescatrice di Perle – scritto e diretto da Valeria Simone e ispirato alla figura di Hannah Arendt, andato in scena nello stesso teatro di Ruvo lo scorso 9 gennaio – e procederanno con la preparazione del pubblico a Hitler nelle vite degli altri – di Salvatore Marci e Luigi Tagliente – terzo e ultimo appuntamento della rassegna, previsto per il prossimo 27 gennaio. 

L’evento prosegue, così, il percorso di formazione dedicato in particolar modo ai docenti e già avviato negli scorsi mesi nel nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, grazie alla collaborazione tra la compagnia La Luna nel Letto e l’associazione Casa dello Spettatore di Roma. Collaborazione che acquisisce ancor più valore alla luce della recente nascita, proprio all’interno del nuovo Teatro, dell’Aula Luna, uno spazio-tempo a disposizione di spettatrici e spettatori di ogni età per fare di ogni esperienza estetica un’opportunità di condivisione e di crescita individuale e collettiva. Un modo per nutrire la relazione tra il progetto della direzione artistica condivisa, promosso dalla compagnia La Luna nel Letto, e la comunità cittadina. Giorgio Testa è psicologo dell’età evolutiva, formatore, esperto dei rapporti Teatro-Educazione. Attivo dal 1960 nel Movimento di Cooperazione Educativa (Mce), di cui ha diretto la rivista “Cooperazione Educativa”, ha svolto attività di ricerca e formazione sui temi dell’inconscio nella pratica educativa, della creatività, della libera espressione, della didattica della lettura. Negli ultimi anni, tema prevalente del suo lavoro è stato l’educazione al teatro nelle sue dimensioni di: spettacolo da vedere, esperienza di comunicazione e di espressione, linguaggio istituito e forma specifica. È presidente dell’Associazione Casa dello Spettatore di Roma, con cui realizza progetti nella stessa Capitale, ma anche a Napoli, a Pistoia e a Bari. Giuseppe Antelmo si forma come mediatore teatrale all’interno di Casa dello Spettatore e si occupa di formazione del pubblico e di educazione alla visione; cura, inoltre, la comunicazione dell’associazione. Precedentemente ha lavorato nella progettazione di eventi culturali; si è laureato con una tesi sulle strategie di marketing della pubblica amministrazione orientate al coinvolgimento di cittadini e turisti nella fruizione degli eventi culturali; stesso argomento che ha dato vita al suo progetto “LaMiaEstate 2.0″, vincitore nel 2007 del concorso di idee del Comune di Roma, “L’Estate Romana compie 30 anni, un’idea per i prossimi trenta”. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti a info@teatrocumunaleruvo.it o telefonando al numero 0803603144. Necessari l'uso delle mascherine Ffp2 e il green pass rafforzato.

Focus Memoria prosegue poi, nello stesso nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, giovedì 27 gennaio alle 9.30, in occasione della Giornata della Memoria, con lo spettacolo Hitler nelle vite degli altri, di Salvatore Marci e Luigi Tagliente, per la regia di Salvatore Marci, a cura della Compagnia La Luna nel letto. Un gioco tragicomico sul senso del potere e della responsabilità; una riflessione per gli spettatori e i cittadini di oggi sul tema della responsabilità individuale di fronte alla tragedia della storia. Un attore, tre storie, tre personaggi: un dottore, Theodor Morell; un cardinale, Rafael Merry del Val; un direttore d’orchestra, Gustav Kubizech. Tre vite che scorrono parallele tra il 1905 e il 1945. Tre uomini che non si sono mai incontrati ma che hanno in comune Adolf Hitler. Lo hanno conosciuto, sono stati catapultati nella Grande Storia e ne sono stati travolti. Ma se potessimo incontrarli oggi e chiedere loro: «Lo conoscevi, perché non hai fatto niente?», ci risponderebbero: «Cosa c’entro io con la politica!». Nulla, nessuno c’entra nulla. O forse no?

 

lunedì 17 Gennaio 2022

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