Cultura

Torna “Luci e suoni d’artista”, da lunedì al via i laboratori

Veronique Fracchiolla ed Elena Albanese
​L'edizione 2019 si intitola "Genius luci" ed è ispirata a Leonardo Da Vinci, Bruno Munari e Italo Calvino. Special guest il giovane maestro cartapestaio putignanese Deni Bianco con il suo staff
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Il
breve video di Andrea Godono sull’edizione 2018 di “Luci d’Artista – La
Maraviglia” ha introdotto, ieri sera, la presentazione dei laboratori di “Genius Luci”, la quarta edizione del progetto di
installazioni luminose affidato alla
direzione artistica del designer Vittorio Palumbo e organizzato dall’Assessorato alla Cultura in sinergia
con quello alle Politiche sociali del Comune di Ruvo di Puglia in collaborazione con altri enti.

«Mai
avrei immaginato di poter parlare della quarta edizione di “Luci
d’artista”», ha esordito l’assessora Monica Filograno rivolta alla folta platea, stipata nei locali de La Capagrossa coworking, di aspiranti partecipanti ai
laboratori, che partiranno il prossimo 4 novembre. Ricorda quando, nel
2016, su suggerimento dello stesso Palumbo, “Luci e Suoni d’artista”
fu candidato a “InPuglia365”,
bando regionale di sostegno alla destagionalizzazione del turismo. Un
piccolo progetto, inaugurato ai primi di dicembre dello stesso anno che ebbe, a
suo modo, una forza dirompente: le installazioni luminose a forma di uccelli
migratori e barchette suscitarono ammirazione e sollevarono polemiche in città
per la presunta sostituzione al culto natalizio, solleticando anche la
curiosità dei paesi e delle regioni limitrofe. Dibattiti, più o meno aspri, che si sono
sviluppati anche durante le altre edizioni. Ma il fermo immagine su piazza
Matteotti, sulle giostrine illuminate, sulla folla di 8mila persone, e la
luminosa iscrizione dell’Elogio all’infanzia del neo premio Nobel Peter
Handke sono la summa di Luci d’artista
che, nella costruzione di relazioni e dialoghi tra generazioni differenti
attraverso la creatività e la manualità, trova il suo motivo d’essere.

La Filograno
è orgogliosa di questo percorso e, per dimostrare che “Luci d’artista” è
necessario per ridare vita alla comunità
fa parlare i numeri della scorsa edizione, che ha visto 630 persone coinvolte,
283 partecipanti ai laboratori, 287 performer – tra artisti e musicisti – esibitisi nella serata inaugurale; 60 membri dello staff, 3 km di luci; più di
156mila ore di lavoro. Inoltre, Luci d’artista in quanto evento inclusivo,
aperto alla partecipazione di tutti, è portato quale esempio virtuoso di
community making nelle aule universitarie e nelle conferenze in Italia e all’estero: proprio oggi e domani, infatti, se ne parlerà ad “ArtLab,
Bari-Matera”, un progetto
decennale della Fondazione Fitzcarraldo al
servizio dell’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche
culturali. Questa mattina, nell’area social dell’Officina degli Esordi a Bari, l’assessora Filograno e il direttore artistico di “Luci e suoni d’artista” Vittorio Palumbo parteciperanno a un dibattito condotto da Luisella Carnelli di Fitzcarraldo dal titolo “Oltre l’audience development: cittadinanza attiva e rigenerazione a base culturale”, in un parterre che comprende, fra gli altri, la danzatrice e coreografa Elisa Barucchieri; Robin Atema, community booster del Ruimtekoers Festival; e Federico Borreani, project manager di Bam! Strategie Culturali. L’incontro intende interrogarsi sui concetti di rigenerazione culturale, cittadinanza attiva e democrazia culturale in aree periferiche, intese in senso fisico e metafisico, che rivendicano il ruolo generativo della prassi artistica e culturale. Il progetto verrà presentato anche a Matera domani mattina alle 10.30 nella sala convegni della Camera di Commercio all’interno di un incontro sul tema “La cultura come risorse per la rigenerazione delle aree interne e rurali”.

Tornando alla presentazione di ieri, è lo stesso Palumbo a illustrare a grandi linee, senza svelare troppo, l’idea di quest’anno, ispirata al “Genius loci” e in particolare a tre protagonisti della storia nostrana: il genio per eccellenza Leonardo Da Vinci, nel cinquecentenario della morte; Bruno Munari e le sue “macchine inutili”; e lo scrittore Italo Calvino con le sue “città invisibili”. «Siamo tutti geni – afferma il direttore artistico quasi a spronare i presenti -. Costruiremo piccole grandi cose e ci supereremo anche quest’anno, cercando di diventare più belli, ma implementando anche la tecnologia all’interno delle installazioni». Il percorso resterà più o meno lo stesso, con il riutilizzo e la ristrutturazione delle vecchie luminarie e l’aggiunta di nuove ancora top secret.

E poiché questo, come afferma ancora l’assessore, è un «progetto del fare», per realizzarlo saranno attivati, da lunedì prossimo, i laboratori tenuti dai vari esperti. Li elenca e li illustra Ivan Iosca de La Capagrossa: falegnameria, manifattura digitale, terra e piante, scrittura creativa, fotografia, cartapesta. Ed è proprio in quest’ultimo ambito che viene presentata la special guest del 2019, il maestro cartapestaio putignanese Deni Bianco con il suo staff, vincitore quest’anno della 625esima edizione (ma anche di molte precedenti) del Carnevale della sua città con il meraviglioso carro “Chi è senza peccato scagli la prima mela”, liberamente ispirato al Bacio di Klimt.

«Abbiamo bisogno di momenti in cui stare vicini gomito a gomito, occhi negli occhi, per acquisire elementi di umanità», conclude la serata il sindaco Pasquale Chieco. Il quale si augura, come tutta l’organizzazione, che alla fine, nonostante il serrato dibattito scatenato in città dalle Luci d’artista fin dalla loro nascita, “andrà tutto bene”, come canta Brunori nella canzone scelta per chiudere l’incontro.

venerdì 25 Ottobre 2019

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