In queste ore la Regione Puglia ha confermato ufficialmente la concessione al Comune di Ruvo di Puglia di un finanziamento pari a 9669 euro per l’organizzazione di iniziative di ospitalità per giornalisti e opinion leader finalizzate alla conoscenza del territorio e dei suoi attrattori culturali e turistici.
L’Assessorato alla Cultura aveva candidato al bando di finanziamento, che scadeva lo scorso 15 agosto, il progetto dal titolo “Ruvo, città di musica e d’arte”, teso a valorizzare le eccellenze storiche, artistiche ed enogastronomiche della città, e ha ottenuto esattamente quanto richiesto.
L’educational tour porterà a Ruvo di Puglia tra il 2 e l’8 ottobre, periodo scelto nell’ambito di quello indicato dall’avviso pubblico (ottobre-novembre) anche in occasione della IX rassegna corale “Ruvo coro festival”, dieci operatori dell’informazione turistica tra giornalisti, blogger, esperti di promozione e marketing turistico, fotografi. I partecipanti al tour avranno la possibilità di conoscere la “città d’arte” sotto ogni profilo, dai monumenti storici e architettonici alla qualità delle proposte culturali fino all’enogastronomia tipica.
«Ancora una volta – dice l’assessore alla Cultura con delega allo Sviluppo turistico Monica Filograno – la Regione Puglia riconosce la nostra capacità di progettare e creare occasioni di promozione del territorio, sostenendo un educational tour estremamente vario, ampio e innovativo, rivolto non solo ai media tradizionali, ma anche alle piattaforme social che oggi sono quelle che riescono a raggiungere il maggior numero di utenti e potenziali visitatori con grande facilità e immediatezza».
Il progetto è finanziato nell’ambito del Por Puglia Fesr-Fse 2014-2020 asse IV azione 6.8 “Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche” e per la sua candidatura, già in occasione di un precedete avviso legato al periodo primaverile e ai riti della Settimana Santa, il Comune emanò una call pubblica per la coprogettazione, rivolta a soggetti esperti e competenti nel settore e selezionò l’archeologa ruvese Giovina Caldarola, che ha curato la coprogettazione insieme agli uffici e messo in piedi la rete di contatti nazionali che visiterà ora la nostra città.