Nell’anno dedicato al cibo italiano, in Puglia le Città dell’olio celebrano il paesaggio e la millenaria cultura dell’oro verde domenica 28 ottobre con la seconda edizione della Camminata tra gli olivi. Nuovi itinerari e suggestive passeggiate con la giornata nazionale per valorizzare territorio e produzioni, che vanta la partecipazione di ben 17 comuni – tra cui il nostro – nelle province di Bari, Barletta-Andria-Trani, Lecce, Foggia e Brindisi.
Anche quest’anno oltre 120 città in tutta Italia hanno raccolto l’invito dell’Associazione nazionale Città dell’olio allestendo la propria passeggiata (dai due ai cinque chilometri) arricchita da incontri, itinerari, degustazioni, nella cornice di un evento che con la prima edizione si è subito trasformato in un driver turistico nazionale.
L’esperienza in Puglia coinvolge Acquaviva delle Fonti, Bitetto, Bitonto, Castellana Grotte, Corato, Ruvo di Puglia e Sannicandro in provincia di Bari; Trinitapoli e Andria nella Bat; Caprarica, Melendugno, Presicce e Uggiano La Chiesa in provincia di Lecce; Carpino, Torremaggiore e Vieste in provincia di Foggia; e Fasano in provincia di Brindisi. Ognuno ha selezionato un percorso tra gli olivi con caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale, che documentano il fascino di una produzione indissolubilmente legata a dimore storiche, frantoi e borghi di «Il successo dell’edizione 2017, che ha avuto migliaia di partecipanti, è un incentivo a rafforzare l’impegno per la valorizzazione dell’olio di qualità – sottolinea il presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi –. L’anno del cibo italiano ci offre un palcoscenico privilegiato per far conoscere e diffondere la cultura millenaria dell’olio nel mondo».
Con l’hashtag #camminatatragliolivi si potranno postare foto dei luoghi e degli eventi, così da creare una vera e propria community della giornata.
L’itinerario
Secondo una prima bozza d’itinerario, il percorso si svilupperà nella zona a sud dell’abitato ruvese, ai margini del Parco nazionale dell’Alta Murgia. In tale ambiente gli oliveti, sia pur presenti in modo predominante, convivono con altre colture tradizionali dell’agro di Ruvo di Puglia quali mandorlo, vite e ciliegio. Sistemi agrari che, nel loro complesso, hanno offerto nei secoli stabilità economica e sicurezza di approvvigionamento di cibo agli abitanti della zona. Attualmente tali ambienti rappresentano agro-ecosistemi complessi che ricoprono un ruolo fondamentale nel conferire all’agricoltura ruvese un carattere di multifunzionalità. Sistemi arborei che, collocati a ridosso di aree di interesse conservazionistico quali il Parco dell’Alta Murgia e le aree della rete Natura 2000, custodiscono un interessante livello di diversità biologica e paesaggistica.
Sullo sfondo dei luoghi attraversati, il paesaggio murgiano dove le colture arboree lasciano spazio ai pascoli e ai seminativi. Frequenti, lungo tutto l’itinerario, testimonianze dell’architettura a secco minore quali muretti, trulli e casedde.
Si partirà probabilmente dal “Bosco di Polvino”, un rimboschimento di conifere che costituisce un’oasi naturale inserita all’interno del sistema agrario. La passeggiata, di circa 6 chilometri e tre ore di percorrenza, è quindi l’occasione per far conoscere questo luogo, recentemente interessato da un progetto di manutenzione finalizzata a renderlo al servizio della fruizione dell’agro ruvese.
A breve saranno rese note le modalità d’iscrizione