Esclusiva RuvoLive.it

L’Arcangelo Gabriele di Leonardo da Vinci potrebbe tornare nella “sua” Ruvo

Elena Albanese
I proprietari della quadrella fanno sapere, tramite il loro Procuratore, di voler vendere l'opera allo Stato a un prezzo di favore qualora venga collocata nella nostra città, «ove ha le sue antiche radici»
scrivi un commento 1234

Mai appellativo di Città d’arte fu più meritato. Soprattutto nell’ipotesi, caldamente paventata dai proprietari, che Ruvo di Puglia possa essere la nuova “custode” per quella che è stata recentemente definita la prima opera pittorica autografa di Leonardo da Vinci, una piccola quadrella con l’immagine dell’Arcangelo Gabriele, datata 1471.

Ma andiamo con ordine.

Il 21 giugno scorso, nella sede della stampa estera a Roma, il professor Ernesto Solari, storico dell’arte ed esperto leonardesco, e la grafologa Ivana Rosa Bonfantino hanno presentato il loro studio triennale che ha rivelato la paternità della piastrella in terracotta invetriata, la quale rappresenterebbe anche il primo autoritratto del genio fiorentino, realizzato a soli 19 anni.

L’oggetto fu donato dallo stesso artista alla duchessa di Amalfi Giovanna d’Aragona, che successivamente lo cedette alla nobile famiglia Fenicia. Quest’ultima, originaria di Ravello, in Campania, si allargò e prosperò a partire dalla fine del 1500 proprio a Ruvo di Puglia, fino a giungere ai giorni nostri. I suoi rappresentanti ricoprirono nel corso dei secoli incarichi di grande importanza: furono Governatori, Abati, Commendatori, ma anche Sindaci, Consiglieri e Assessori della città; oltre a essere insigniti di numerose onorificenze.

E, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, sono proprio gli eredi dei Fenicia – seppur discendenti del lato femminile della famiglia e dunque non portatori del medesimo cognome – a detenere tutt’oggi la proprietà dell’opera, che dunque in passato ha già “soggiornato” a Ruvo di Puglia. E ora potrebbe incredibilmente ritornarci.

Nel corso della presentazione a Roma, infatti, il professor Solari si è fatto portavoce delle volontà della famiglia di vendere la quadrella, di valore definito “inestimabile”, allo Stato italiano. La richiesta – fa sapere in esclusiva a RuvoLive.it il Procuratore Speciale dei proprietari – «è stata inoltrata al Presidente del Consiglio, avvocato Giuseppe Conte, e ai due vice, gli onorevoli Luigi Di Maio e Matteo Salvini», e la risposta «sollecitata pubblicamente a mezzo stampa dal professor Salvatore Settis (archeologo e storico dell’arte, ndr)».

Ma non è tutto. «Condizioni di miglior favore sul prezzo – prosegue il Procuratore – sarebbero attivate soltanto se la destinazione finale fosse la permanente collocazione in un museo di Ruvo di Puglia, ove la piastrella ha le sue antiche radici, in cui potrà avvenire la pubblica fruizione dell’opera. In caso contrario, se lo Stato l’acquisisse destinandola in altra località, tali condizioni verrebbero a cadere». L’idea è quella di collocarla nel museo nazionale Jatta, ma eventuali dettagli saranno «formalizzati in sede di trattativa, non appena chi di dovere appronti il tavolo di lavoro».

L’opinione, profondamente condivisibile, è che «tale collocazione permanente non mancherebbe di determinare positive ricadute in favore dell’economia e dell’immagine della Città di Ruvo di Puglia e dell’intera Regione Puglia».

Inoltre, «in considerazione dell’approssimarsi del 500esimo anniversario della morte di Leonardo, la piastrella di Leonardo potrebbe già essere posta in mostra a Ruvo» nei prossimi mesi. La comunicazione di quest’ultima opportunità, conclude il Procuratore, a breve «verrà inoltrata ufficialmente al signor Sindaco e alla Giunta comunale».

Prospettive talmente allettanti da non riuscire neanche a immaginare il circolo virtuoso di arte e cultura che potrebbero generare. Di sicuro in chi scrive non possono che provocare un moto di gioia mista a profondo orgoglio, che mi auguro da questo momento in poi possa accomunare tutti i ruvesi.

lunedì 6 Agosto 2018

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Michele Costantino
Michele Costantino
5 anni fa

Cosa dire, la nostra città é di per sé già bella ad eccezione dei vandali animaleschi, diventerebbe una città MERAVIGLIOSA. Grazie in anticipo.

Michele B.
Michele B.
5 anni fa
Cesare Spada
Cesare Spada
5 anni fa

Michele B. già il fatto di nascondere il tuo cognome la dice lunga su quanto hai scritto e per chi “operi” la disinformazione in danno non solo di Ruvo e della Puglia ma soprattutto in danno del Italia. Usi una Fake News di Finestre sull' Arte. Vergognati!

Le più commentate della settimana