Cultura

Ecco la Ruvo medievale…oltre la solita Storia

La Redazione
Sabato pomeriggio, il centro studi onlus "Cultura et memoria"​ presenta il volume di Vito Ricci, edito dal centro stampa litografica di Terlizzi, che colma una lacuna della storiografia rubastina
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Ruvo medievale. La città e gli uomini, il castello e i feudatari dai Normanni agli Aragonesi è il titolo dell’ultima pubblicazione del centro studi “Cultura et memoria”, che sarà presentato sabato 15 dicembre, alle 18.30, nella sala conferenze di palazzo Caputi.

L’appuntamento è promosso nell’ambito del convegno “…oltre la solita Storia”. Un titolo intrigante per un tema che, sempre più, sta diventando ragione di dibattito. L’incontro affronterà infatti il tema dell’ importanza della Storia, non solo come disciplina, sotto il profilo della ricerca, ma anche in riferimento alla didattica della disciplina stessa e al suo ruolo nel sistema formativo, in un momento in cui si assiste sempre più a una marginalizzazione della storia nel curriculum scolastico.

All’incontro interverranno l’assessore alla Cultura e Turismo Monica Filograno; il professor Claudio Rocco, docente di materie umanistiche presso l’itet “Padre A.M. Tannoia” Corato- Ruvo; il professor Pasquale Cordasco del dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Bari e direttore del Centro studi Normanno-Svevi; la professoressa Sylvie Pollastri del dipartimento di Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture comparate dell’Università di Bari e il dottor Vito Ricci, studioso dell’età medievale e autore del volume “Ruvo medievale”.

Modererà la serata Vincenza Tedone, presidentessa del centro studi onlus Cultura et memoria.

Il volume di Vito Ricci, edito dal centro stampa litografica di Terlizzi, colma una lacuna della storiografia rubastina, nella quale mancava ad oggi di un contributo monografico incentrato sul periodo medievale più prettamente civile, politico e sociale di questo centro della Terra di Bari. Il libro consente di rileggere la Storia di Ruvo in epoca medievale, contestualizzandola e innestandola in quella del Mezzogiorno italiano in generale e della Puglia, in particolare allo scopo di conferire alla trattazione un respiro più ampio e non solo locale.

mercoledì 12 Dicembre 2018

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