Cultura

Le marce funebri ruvesi risuonano a Valladolid

La Redazione
​Sabato scorso nella città spagnola il concerto dell'Orchestra sinfonica di fiati "Davide Delle Cese" Città di Bitonto, in scena con il coro polifonico "Le voci delle confraternite" di Vico del Gargano
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La bellezza delle marce funebri pugliesi è giunta sino in Spagna, a Valladolid, sabato 16 marzo, grazie all’esecuzione dell’ensemble dell’Orchestra sinfonica di fiati “Davide Delle Cese” Città di Bitonto, nell’ambito del progetto Plenilunio di primavera promosso dalla Cooperativa FeArt e dall’associazione Puglia autentica in collaborazione con la Regione e Pugliapromozione, con l’intendo di portare la Settimana Santa pugliese, con il suo patrimonio di suggestioni sacre, nella Terra di Castilla e Léon.

Il concerto è stato eseguito nell’Iglesia del Convento de los Agustinos Filipinos di Valladolid e l’Orchestra, diretta dal maestro Vito Vittorio Desantis, ha condiviso la scena con il coro polifonico de Le voci delle confraternite di Vico del Gargano. Ad arricchire l’esibizione anche la voce del soprano Angela Drimaco. Le più belle marce funebri pugliesi della tradizione, tra le quali quelle firmate dai maestri Carelli, Valente, Pancaldi e Rizzolo, sono state protagoniste della serata, emozionando e incantando gli spettatori per la meticolosa esecuzione. Un genere, quello delle marce funebri, che come ha sottolineato il maestro Desantis ha un’unicità intrinseca che neanche l’antropologia riesce a spiegare. «Noi musicisti potremmo eseguire i brani più importanti – penso a quelli di Bach, Mozart e tanti altri – e lo faremmo anche bene, eppure non ci metteremmo tutto il pathos che impieghiamo nelle marce funebri appartenenti alla nostra tradizione cittadina», ha detto, specificando la volontà di mettere in risalto in questo concerto quattro poli artistici, riscontrabili nelle città di Taranto, Ruvo, Molfetta e Bitonto.

«Per noi è stato un onore essere ambasciatori di questa importante tradizione, in un contesto internazionale. Non dimenticheremo lo scrosciare degli applausi a conclusione dell’esecuzione della marcia funebre numero 14 di Michele Carelli e alla fine di “Eterno dolore”, un omaggio alla città di Ruvo</strong>; Siamo stupiti e speriamo di poter tornare a essere ambasciatori delle tradizioni, perché questo ci permette di confrontarci con realtà altre e scoprire i punti di contatto e le divergenze che rendono uniche le une e le altre tradizioni. Questo è un passaggio che corona il sogno di esportare all’estero una parte cospicua del nostro patrimonio: la musica dei compositori pugliesi, da anni al centro delle nostre ricerche filologiche», ha dichiarato Vito Desantis proprio a conclusione della serata. Anche l’assessore agli eventi e alle manifestazioni del Comune di Vico del Gargano, Enzo Azzarone, si è mostrato entusiasta di questa esperienza. «pPortare i nostri canti, la nostra storia in Spagna è stato incredibile. Questa terra ha saputo accogliere le nostre tradizioni forse anche in maniera più calorosa dell’Italia. Come assessore sono onorato di aver accompagnato il coro, e come confratello non nascondo l’emozione che ho provato in questa terra iberica».

martedì 19 Marzo 2019

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