Cultura

Il cartapestaio, la vitalità di un mestiere quasi scomparso. Pietro Balsamo si racconta

Vittoria Laura Leone
​Il noto maestro di Francavilla Fontana, allievo della famosa bottega leccese di Antonio Malecore​, ​è stato ospite a Ruvo di Puglia lo scorso 8 agosto con un laboratorio e l'esposizione delle sue opere​
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Mani creative quelle di Pietro Balsamo, il noto maestro di Francavilla Fontana che giovedì 8 agosto ha deliziato una variegata compagine di pubblico con l’esposizione delle sue opere in cartapesta, illustrandone tecniche e metodi di lavorazione.

Il laboratorio teorico e pratico a cura del suo atelier “Tesori di carta” e organizzato dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia è divenuto una preziosa opportunità per dialogare con l’artista in merito alla sua formazione professionale, nata «per caso» – come ha affermato – all’età di 19 anni dalla necessità di realizzare un presepe pasquale. Malgrado i primi risultati disastrosi e lo sguardo diffidente dei coetanei, Pietro ha percorso la strada dei suoi sogni mosso dall’inestinguibile desiderio di apprendere i segreti del mestiere, che ha carpito in seguito alla frequentazione della famosa bottega leccese di Antonio Malecore.

La maestria e la grazia dei tocchi fanno di Balsamo l’audace continuatore di una tradizione spentasi agli albori del ‘900 con la morte del cartapestaio Nicola Distante. La sua passione è votata alla statuaria in vecchio stile classico, tipica della scuola leccese, e si esplica nella realizzazione di soggetti sacri distribuiti da Nord a Sud Italia, da Milano a Roma, da Palermo a Milazzo. Non mancano sue opere in terra di Bari, tra le quali l’artista ricorda la statua triggianese, appartenente a un privato, della Vergine Maria che medita sulla passione di Cristo sotto la croce accompagnata da San Giovanni.

Anche il maestoso simulacro degli Otto Santi realizzato dal leccese Raffaele Caretta nel 1920 e custodito gelosamente a Ruvo di Puglia nella chiesa di San Rocco ha polarizzato l’attenzione dell’eclettico cartapestaio francavillese. Egli ha dichiarato di aver partecipato ai lavori di restauro nei primi anni 2000 e di averne riprodotto una copia, in proporzioni ridotte ma identica all’originale per bellezza, visibile durante la mostra fotografica “Tempo, memoria, tradizione” in occasione della Settimana Santa ruvese.

Sebbene la cartapesta abbia sviluppato nel corso degli anni un mercato di nicchia, al giorno d’oggi l’utilizzo dei social contribuisce a far conoscere i procedimenti e i metodi utilizzati per la lavorazione di questo materiale. Con una nota di rammarico Balsamo ci ha spiegato che il suo mestiere rischia di cadere nell’oblio se da parte dello Stato o di altri enti preposti non saranno attuate campagne di sensibilizzazione soprattutto tra i giovani, affinché gli stessi con sacrificio e dedizione possano recuperare e dare lustro a una professione quasi del tutto scomparsa.

domenica 18 Agosto 2019

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Beatrice Adessi
Beatrice Adessi
4 anni fa

Bellissima ed interessante iniziativa per adulti e bambini. Encomiabile l'arte e la maestria del cartapestaio Pietro Balsamo che con la sua manualita' artistica ci ha incantato. Con tanta chiarezza ci ha dato utili suggerimenti su come preparare semplici lavori in cartapesta con ingredienti naturali.

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