Cultura

“Per farla finita con il giudizio di Dio” di Leandro Summo al BOOMing Contemporary Art Show

La Redazione
L'opera dell'artista ruvese, con l'Apulia Center for Art and Technology, allo Spazio DumBo, nell'ambito della mostra di arte contemporanea a Bologna, dal 23 al 26 gennaio​
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Dopo l’importante occasione raccolta con la partecipazione a Paratissima 15 a Torino, l’Apulia Center for Art and Technology proietta ancora una volta l’esperienza pugliese nel panorama nazionale.

Il Centro cresce come entità in continua evoluzione, capace di mettere in dialogo la periferia con i grandi centri dell’arte contemporanea, avendo come tramite linguaggi nuovi, fatti di ricerca nell’ambito del digitale e delle nuove tecnologie.

Creatura e creatore al tempo stesso, un braccio meccanico altamente tecnologico scolpisce un blocco di polistirolo: da questa materia inerte nascono figure umane. Si presenta così l’installazione intitolata “Per farla finita con il giudizio di Dio”, che sarà posizionata all’ingresso dello Spazio DumBo, ex scalo ferroviario ora modello di rigenerazione urbana, nell’ambito di BOOMing Contemporary Art Show, la nuova fiera d’arte contemporanea che debutta a Bologna dal 23 al 26 gennaio 2020, in piena art week.

L’opera firmata dall’artista Leandro Summo – barese, classe 1990 – è concepita come tappa finale di un progetto più ampio iniziato con le installazioni di luci artificiali “CorpsSansOrganes” e proseguito con “Corps sans organes – Robot”, prodotta per Paratissima Torino 2019.

Il braccio antropomorfo a sei assi realizzerà tre opere in polistirene espanso, una al giorno. Il robot non si sostituisce all’uomo, ma al contrario il gesto umano viene potenziato dal tramite meccanico, che non agisce per accumulazione ma per sottrazione di materia, eliminando il superfluo per liberare la forma e i corpi. Un processo generativo che nasce da un codice computazionale, una creazione programmata, non più divina ma dettata dall’uomo, che porta all’affrancamento dai bisogni primari e pertanto dalla sofferenza: con parole dell’artista, «un tentativo di re-immaginare il corpo, che rinasce dal vuoto lasciato da Dio o dal padre, segnato da una privazione ontologica, una carcassa amorevolmente svuotata. Privando il corpo dalle sue viscere, dai suoi ingranaggi innervati, lo si sottrae alla sofferenza».

Il robot in azione sarà racchiuso da una gabbia trasparente 6×6 metri, i suoi movimenti saranno campionati per generare una traccia sonora, parte integrante del lavoro. Tutto avverrà sotto gli occhi dei visitatori, all’ingresso di BOOMing.

La cella di fresatura RM-RoboCut3D è progettata e realizzata da Ronchini Massimo Srl e basata su robot antropomorfo Kuka.

Due aziende leader a livello mondiale nel campo dell’automazione industriale che, grazie alla produzione di Apulia Center for Art and Technology, sono entrate in dialogo con l’artista per la realizzazione di un progetto artistico comune. La collaborazione tra Kuka e Apulia Center continuerà anche nei prossimi mesi: l’azienda sarà main sponsor per la seconda edizione di LINEA Festival, a Ruvo di Puglia, nella primavera 2020.

BOOMing Contemporary Art Show è la nuova creatura della critica d’arte e curatrice Simona Gavioli, che ne ricopre anche il ruolo di direttrice artistica. Organizzatore e producer della fiera è Doc Creativity, realtà che riunisce professionisti delle attività culturali e creative, parte della rete Doc, la più grande cooperativa italiana del settore. Un evento che propone come segno distintivo quello dell’emergenza, accogliendo artisti che pongano al centro del proprio lavoro riflessioni sui temi più urgenti del mondo contemporaneo.

Info

BOOMing Contemporary Art Show

DumBO – Via Casarini 19, Bologna

23 / 26 gennaio 2020

Opening: giovedì 23 gennaio, ore 20.00-24.00

www.boomcontemporaryart.com

FB – Apulia Center for art and Technology

mercoledì 22 Gennaio 2020

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