Cultura

Festival della Comunicazione, virtual tour d’arte in quattro città e Notte Bianca della Bibbia

La Redazione
Oggi, alle 18.00 e alle 21.00, in diretta streaming sul sito e i canali social diocesani. Tra gli ospiti, Rocco Lauciello, presidente Pro Loco di Ruvo di Puglia e Unpli Puglia​
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Sabato intenso, quello di oggi, vigilia della 54^ Giornata
Mondiale delle Comunicazioni sociali. Il Festival della Comunicazione giunge alla fase conclusiva con due
appuntamenti, prima della Celebrazione Eucaristica e del momento musicale del
24 maggio.

Alle ore 18.00, su www.diocesimolfetta.it e sui canali
social Facebook e Youtube della Diocesi, previsto un virtual tour nelle
quattro città della Diocesi, grazie alla collaborazione delle quattro Pro
Loco
, che, in tempi normali, avrebbero promosso altrettanti itinerari
fra le bellezze della città.

Parteciperanno don Michele Amorosini, direttore Ufficio
diocesano Arte Sacra e Beni Culturali; Isabella de Pinto, Pro
Loco Molfetta; Rocco Lauciello, Pro Loco Ruvo – Presidente
regionale Pro Loco Unpli; Serena Paternò, Pro Loco Giovinazzo;
Vito Bernardi, Pro Loco Terlizzi
Modera Paola de Pinto, Presidente Cooperativa FeArT

A partire dalle ore 21.00, in collaborazione con l’Azione
Cattolica diocesana
, si vivrà la Notte Bianca della
Bibbia
: sarà introdotto e letto integralmente il libro dell’Esodo, da
cui è tratto il tema della Giornata delle Comunicazioni sociali: “Perchè tu
possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2).

Introduzione al Libro dell’Esodo a cura di don Gianni
Fiorentino
, assistente diocesano unitario di AC.
La Lettura continuata è a cura del Consiglio diocesano di AC. Modera Susanna M.de
Candia
, Commissione Festival

«Per chi è credente, ma anche per chi non lo è – scrivono dall’organizzazione
del Festival – e conosce il valore dei testi biblici, la lettura dei 40
capitoli, anche se a distanza, non sarà qualcosa di “lungo” o “noioso”; la
Parola di Dio è abbondante e noi vogliamo dissetarci a questa Narrazione che
continua da millenni a generare vita, dando anche seguito alle raccomandazioni
della Chiesa di attingere sempre più alla Fonte diretta della nostra fede, più
che alle povere scorte delle nostre parole.

Dio si ricordò della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe. Dio guardò
la condizione degli Israeliti, Dio se ne diede pensiero» (Es 2,24-25). Dalla
memoria di Dio scaturisce la liberazione dall’oppressione, che avviene
attraverso segni e prodigi. È a questo punto che il Signore consegna a Mosè il
senso di tutti questi segni: “perché tu possa raccontare e fissare nella
memoria di tuo figlio e del figlio di tuo figlio i segni che ho compiuti: così
saprete che io sono il Signore!” (Es 10,2)».

sabato 23 Maggio 2020

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