Cultura

“Mio figlio è l’albero” e “Figli di Madre Terra”, due corti ambientali nell’estate in periferia

La Redazione
​Giovedì 9 luglio, alle 20.30, nel piazzale retrostante la chiesa di San Giacomo Apostolo. Interverranno il regista Michele Pinto, il drammaturgo Francesco Martinelli, Raffaella Leone di Secop Edizioni
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Secondo appuntamento di “E state in periferia”, il ciclo di eventi a cura del Coordinamento cittadino di Azione Cattolica.

Giovedì 9 luglio, alle 20.30, nel piazzale retrostante la parrocchia S. Giacomo Apostolo, si parlerà di ambiente ispirati dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, a partire da due cortometraggi: Mio figlio è l’albero e Figli di Madre Terra.

Seguirà il cineforum a cura di Michele Pinto, regista e montatore; Francesco Martinelli, sceneggiatore e interprete; Raffaella Leone della Secop Edizioni.

Mio figlio è l’albero (2008), prodotto da Secop, diretto da Michele Pinto, scritto e interpretato da Francesco Martinelli, è stato presentato in anteprima nazionale, in occasione della Mostra di Arte Contemporanea intitolata “Fratello Ambiente, Sorella Arte”: totalmente privo di dialoghi e affida la narrazione alle sole immagini. Girato fra Corato, Bari, Termoli, Roma e Milano, il corto è una favola di speranza e di sensibilizzazione allo sviluppo sostenibile e all’attenzione nei confronti dell’ambiente e narra l’odissea di un uomo visionario in cerca di un futuro per il proprio figlio, un piccolo alberello la cui stessa esistenza è minacciata dalla forsennata cementificazione delle aree verdi.

Figli di Madre Terra (2016), prodotto da Morpheus Ego e Teatro delle Molliche, con il patrocinio di Unapol nazionale e Legambiente Puglia, è un corto con la regia di Michele Pinto, scritto e interpretato da Francesco Martinelli e si avvale esclusivamente di artisti pugliesi come Libera Martignetti, Sara Matarrese, il piccolo Emanuele Karol Martinelli e la partecipazione straordinaria di Alberto Rubini. Girato in Salento, nelle aree più colpite dalla Xylella, e partendo dai fatti di cronaca, il progetto rappresenta un percorso di ricerca e analisi e nasce dalla ferrea volontà di dare un contributo artistico di sensibilizzazione su quello che rappresenta un problema che affligge duramente i secolari e maestosi testimoni della storia della Puglia.

Le conclusioni saranno affidate al parroco don Gianni Rafanelli.

L’appuntamento si svolgerà nel rispetto delle norme antiCovid-19.

La partecipazione è libera.

martedì 7 Luglio 2020

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