Cultura

“In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo”, Malusa Kosgran presenta il suo romanzo

La Redazione
Questa sera, alle 19, in via Cattedrale 92. Ingresso gratuito. Saranno rispettate le norme di sicurezza antiCovid-19 ​
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Questa sera, alle 19, in via Cattedrale 92, sarà presentato il romanzo “In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo” (Bookabook) di Malusa Kosgran.

Interverranno l’autrice; Mauro Ieva quale moderatore. Partecipazione straordinaria dell’attore Salvatore Marci.

L’evento è realizzato in collaborazione con L’Agorà-La bottega delle Nuvole. Ingresso gratuito: obbligatorio l’uso della mascherina.

Sinossi

Antonio Di Pinto, agricoltore biscegliese sessantenne, scompare misteriosamente alla fine di una normale giornata di lavoro in campagna. La giovane figlia Marzia, che studia Agraria a Milano, torna a casa per stringersi attorno alla madre Lunetta e a Loredana e Margherita, le sue sorelle maggiori.

Il dramma della famiglia Di Pinto scatena reazioni diverse nell’entourage che ruota attorno alla figura di Antonio. Lunetta teme di non conoscere come credeva la persona che ha sposato trentacinque anni prima: l’idea che operai, amici e sorelle del marito possano saperne più di lei distrugge la sua stabilità e ne incrina la sicurezza.

Le tre figlie di Antonio e Lunetta hanno caratteri dissonanti – evoluzioni ed eredità del padre – e manifestano in modi differenti lo stesso dolore e il medesimo sconcerto: Margherita crede che il padre sia scappato con un’altra donna, Loredana che qualcuno gli abbia fatto del male, e Marzia vorrebbe tornare a Milano e alla sua vita nonostante la passione che Soras, giovane operaio curdo che lavora per suo padre, suscita in lei. Sarà Gemma, unica nipotina di Antonio, a dare a tutti una nuova e magica chiave di lettura: «Io ho otto anni e mi posso perdere, ma il nonno è grande, e i grandi non si perdono. Secondo me si è nascosto: forse vuole solamente giocare».

Rami, Radici, Foglie e Albero: le quattro parti che compongono il romanzo si legano l’una all’altra in modo indissolubile, raccontando e ritraendo i dettagli di una vicenda che ha origini remote. Per capire dove sia finito il padre, fratello, marito, nonno e datore di lavoro che tutti conoscono, è necessario imparare a conoscerlo quando era Antonino, un bambino di dieci anni mandato a lavorare a Milano; è importante raccontare la Milano della fine degli anni Cinquanta e Sessanta, la città del lavoro e delle opportunità, ma anche del razzismo e del freddo.

Passando per le maglie di un’infanzia recisa e di un’età adulta arrivata forse troppo in fretta, prende forma un racconto fatto di un’amara felicità e di sogni concreti. Sullo sfondo una grande passione: quella per la bicicletta. E per Fausto Coppi.

“In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo” è ispirato a più storie vere.

giovedì 17 Settembre 2020

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