Cultura

“Pietre d’inciampo”, a Serrapetrullo un laboratorio dedicato a Gianni Rodari

La Redazione
A cura della Fondazione Angelo Cesareo. ​Questo pomeriggio, alle 17, a Serra Petrullo Angelus Novus, nella omonima contrada, a pochi chilometri da Ruvo di Puglia
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La Fondazione Angelo Cesareo organizza “Pietre d’inciampo”, un ciclo di appuntamenti a cadenza semestrale in cui saranno coinvolti semplici cittadini, associazioni culturali e di volontariato, nell’elaborazione di una rinnovata pedagogia che interpreti i tempi attuali.

Si cercherà di scoprire nuove strade partendo dal pensiero di intellettuali, educatori che “hanno dato scandalo”, hanno scosso, con una dolce rivoluzione, le coscienze della propria epoca: si pensi a Gianni Rodari, ad Alessandro Leogrande; a Danilo Dolci e a don Milani; a Gaetano Salvemini e a don Tonino Bello; a Pier Paolo Pasolini e a Franco Basaglia.

Sono stati “pietre dello scandalo, pietre di inciampo” perché hanno cercato di «far risvegliare dal torpore del presente, dal sonno del conformismo» aiutando a muoversi «su nuovi personali, originali, celati sentieri».

Saranno organizzati laboratori e momenti esperienziali, in cui interagiranno diverse espressioni artistiche: il luogo è “Serra Petrullo Angelus Novus”, la sede della Fondazione nella omonima contrada, a pochi chilometri da Ruvo di Puglia.

Il primo appuntamento sarà dedicato a Gianni Rodari, di cui ieri si è celebrato il centenario della nascita e che ha creato una “grammatica della creatività e della fantasia”.

«Nella Serra – scrivono dalla Fondazione – intitoleremo al maestro Rodari un trulletto, che sarà come uno scrigno di sorprese e di storie, e con lui giocheremo, ”filastroccheremo”. Collaboreranno e saranno presenti Andrea Mori, animatore e direttore culturale e sociale del ”Progetto Città” di Bari; l’educatore Gegè Scardaccione</strong>; Gianni Todisco e Francesca Stragapede, maestri di scuola primaria; Loredana Cacucciolo, pittrice; Raffaella Scarongella ed Emi Celami, responsabili educatrici di ”Nel Regno di Oz”.

Inizieremo, con la significativa collaborazione del Centro Socio- Educativo ”Nel Regno di Oz” proprio da Gianni Rodari maestro, pedagogista, poeta, giornalista, partigiano, grande scrittore che, soprattutto, ha contribuito profondamente a rinnovare la letteratura per ragazzi: a lui, nel 1970, gli è stato riconosciuto il prestigioso premio internazionale Hans Christian Andersen».

L’omaggio a Rodari nasce soprattutto dalla sua attenzione all’infanzia e adolescenza, un mondo fragile, da proteggere dagli “Orchi”, dal consumismo e dall’appiattimento culturale.

«Gianni Rodari, con le sue filastrocche in cielo e in terra, fiabe e fantafiabe, favole al telefono, novelle e racconti, con il suo universo di personaggi surreali, Cipollini, Gelsomini e Spaventapasseri, procede in senso contrario e divergente. Non fuggendo il mondo delle ”cose” e degli uomini, ché anzi nelle pagine di Rodari ”irrompono le esperienze, i sogni, le speranze di un’Italia quotidiana, degli studenti, degli operai, dei piccoli impiegati, nonché quella dei poveri e dei diseredati”, ma, ponendosi dalla parte dei bambini e con i bambini e delle loro esigenze, e trasfigurandoli in sogni e storie, in fantasticherie e stramberie, esprimendoli in libertari-liberi giochi linguistici e di parole, dove tutto si sovverte, esplode in variopinti coriandoli e nuovi colori. Dove ognuno, Giovannino Perdigiorno, piccolo vagabondo, è chiamato a sognare ed essere libero, a danzare nel mondo. Dove ”gioco, etica sociale, utopia si mescolano” e si fanno storie, doni di narrazione, eversiva e poetica, perché ognuno sarà andato a scuola di una grammatica della creatività e della fantasia».

Informazioni e aggiornamenti, anche su tutti i prossimi incontri, percorsi e laboratori, si troveranno su www.fondazioneangelocesareo.it.

Comunicazioni e richieste si potranno trasmettere scrivendo a fondazioneangelocesareo@gmail.com.

sabato 24 Ottobre 2020

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