Benedizione “urbi et orbi” quella impartita da don Salvatore Summo, dall’alto del cestello di una gru, in antistanza al sagrato della Cattedrale di Ruvo di Puglia , domenica scorsa, nella Solennità del Corpus Domini.
Tra luminarie, suppenne, tetti e fedeli con lo sguardo levato al cielo, il parroco della Cattedrale ha benedetto Ruvo di Puglia esponendo l’Ostensorio in direzione dei quattro angoli della città, corrispondenti alle antiche Porte della stessa.
L’intento era quello di riproporre un rito collettivo alternativo alla processione che, quest’anno, non c’è stata, in ottemperanza ai Protocolli sottoscritti da Cei e Governo Italiano e alle disposizioni della Conferenza Episcopale Pugliese in materia di misure di sicurezza antiCovid-19 nelle funzioni religiose.
Scoppia la polemica. Se c’è chi vede nel gesto un’espressione autentica di fede; altri ne mettono in evidenza l’insensatezza per il dispregio alle norme di sicurezza non solo nei confronti dello stesso Sacerdote e per chi lo accompagnava, sia pure imbracati, ma dei fedeli che sostavano in basso.
Alcuni parlano di protagonismo, altri di generosità nel non privare i ruvesi della consueta benedizione di ogni giugno.
Domenica prossima ricorre l’Ottavario del Corpus Domini: cosa accadrà dinanzi alla Cattedrale?
Bravo Don Salvatore
Ma farla in chiesa da solo con gli autoparlanti senza sceneggiate nn era meglio….nessun parroco ha fatto ste cose anche se nn ci sono state le processioni …no comment
al posto suo avrei affittato un pallone aereostatico. o una mongolfiera. o uno zeppelin. o fors'anche un satellite. così la sua benedizione, come una trasmissione radiofonica vaticana, davvero avrebbe raggiunto e salvato ogni più recondito angolo del pianeta.