Le reazioni

Nucleare, Rifondazione Comunista di Ruvo di Puglia: «Basta violenze sulla Murgia»

La Redazione
​«​Nessun compromesso è possibile sul nucleare. Da parte nostra, avvieremo qualsiasi tipo di mobilitazione consentita nei limiti delle norme antiCovid»
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In una nota, la sezione ruvese del Partito di Rifondazione Comunista esprime il proprio dissenso sulla possibilità che alcune zone del Parco dell'Alta Murgia diventino siti di stoccaggio di scorie radioattive.
 
Questo, dopo che la Sogin (la società pubblica di gestione del nucleare), ricevuto il nullaosta del Governo, ha pubblicato la Cnapi, la carta che individua le aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani.
 
«Oltre il danno, la beffa – scrivono dal partito -. A inizio dicembre avevamo pubblicato una nostra nota politica in merito alla questione delle esercitazioni militari nella zona murgiana del nostro territorio. Nelle ultime ore abbiamo appreso con una certa preoccupazione che la Murgia è nuovamente vittima di un altro scempio. 
 
Da Roma giunge la notizia che, in alcune zone di quello che dovrebbe essere un Parco nazionale, qualcuno ha valutato l'opportunità di creare una zona di deposito per le scorie nucleari.
 
Non bastano le esercitazioni militari: qualcuno ha opzionato ben tre comuni (Gravina, Altamura, Laterza) dell'area murgiana come siti nazionali di stoccaggio e di deposito di scorie nucleari. Non è la prima volta che la nostra Murgia viene presa di mira per questi scopi. 
 
Già diciotto anni fa l'allora governo Berlusconi individuò sempre questi luoghi come "idonei" per la costruzione di un centro di stoccaggio e di deposito di scorie radioattive. 
 
All' epoca Rifondazione Comunista, i movimenti ambientalisti e pacifisti organizzarono una marcia per la difesa del Parco, contro il nucleare e contro il centro di deposito che si doveva creare nella zona di Scanzano Jonico.
 
A quasi vent'anni di distanza tornano alla carica: questa volta lo fa il Governo Conte.  
 
Come Rifondazione Comunista Ruvo pensiamo che il futuro delle nostre città sia legato alla riqualificazione ambientale in un'idea di promozione economica mirata alla produzione di qualità in campo agricolo e agroalimentare, sulla ricerca e sul turismo. 
 
Ci sembra assurdo che in una fase storica dove si parla di Recovery Plan e di riconversione alla Green Economy, di ecologica e di economia sostenibile, la Murgia e la Puglia debbano ancora essere inghiottite in questo tossico passato e non possano, come altre zone d'Europa, guardare con serenità al futuro. 
 
Nelle ultime ore i social e diverse figure istituzionali dell'area murgiana hanno espresso preoccupazione e contrarietà a questo progetto.
 
Ci auguriamo che questa sensibilità possa tradursi in fronte contrario che duri fino al ritiro di questa ipotesi.
 
Nessun compromesso è possibile sul nucleare. Da parte nostra, avvieremo qualsiasi tipo di mobilitazione consentita nei limiti delle norme antiCovid».

mercoledì 6 Gennaio 2021

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