Politica

Scuola, attesa per oggi la nuova ordinanza. Si va verso un’altra settimana di Dad per le superiori

Lucia M. M. Olivieri
​I sindacati chiedono di non estendere ulteriormente la possibilità di far scegliere alle famiglie tra "Dad" o "in presenza". Dal 1° febbraio al via tamponi rapidi per il personale scolastico​
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Si è tenuto ieri pomeriggio l'incontro tra i rappresentanti delle sigle sindacali della scuola e gli assessori regionali Leo, Lopalco e Maurodinoia e la Dirigente dell'Ufficio Scolastico regionale Cammalleri. Attesa dunque per la giornata di oggi l'ordinanza regionale che dovrebbe lasciare tutto invariato, con scuole superiori ancora a distanza al 100% e possibilità di scelta alle famiglie per la presenza per gli ordini inferiori. Slitterebbe dunque ancora di una settimana il rientro in presenza, presumibilmente al 50%, degli studenti del secondo grado, in attesa che si realizzino le condizioni su cui si è impegnato l'assessore Lopalco, e cioè un sistema di tracciamento e tamponi rapidi con personale dedicato esclusivamente alle scuole, oltre che un potenziamento effettivo della rete dei trasporti.

«Per quanto riguarda il secondo grado – scrive la Cisl – abbiamo chiesto con decisione di non modificare nulla rispetto all'ordinanza attuale fino a che il piano sanitario non potrà essere realizzato (data presunta 1 febbraio). La nostra richiesta sembra essere stata accolta. Abbiamo anche chiesto che il rientro a scuola (probabilmente al 50 per cento) avvenga con la scelta del turno unico evitando lo stazionamento degli ingressi. Sembra che anche questa richiesta sarà accolta. Ovviamente occorrerà trovare una sintesi tra ordinanza e disposizioni prefettizie.

La questione più spinosa è relativa al fatto che alle famiglie è lasciata la scelta della frequenza. Principio che la Regione vorrebbe traslare anche nelle scuole del secondo ciclo. Abbiamo chiarito che non condividiamo tale decisione e che non possiamo più accettarla. Pertanto abbiamo chiesto di eliminarla dalla prossima ordinanza».

Anche la Uil concorda sull'eliminazione della cosiddetta "scuola on demand": «La regione ha riferito di voler mantenere la stessa organizzazione per il primo ciclo, mentre per il secondo ciclo una presenza fino al 50% con l'introduzione, anche qui, della scelta da parte delle famiglie.

La UIL Scuola ha subito contestato questa impostazione che vedrebbe anche per il secondo grado l'attivazione del scuola come servizio a domanda individualizzata, aggiungendo che, sulla base di quanto dichiarato dall'assessore Lopalco, non vi sono elementi per variare il funzionamento delle scuole da questa alla prossima settimana.

L'assessore Leo ha rassicurato i presenti che proporrà al presidente Emiliano di lasciare invariata la situazione ancora per una settimana».

É proprio questa la questione più spinosa: nelle scuole pugliesi, infatti, si stanno creando situazioni di disparità e conflitti tra le componenti che, in questo momento, esacerbano un situazione già particolarmente difficile. 

venerdì 22 Gennaio 2021

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