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Pip e lotto consortile n.5, ritirato punto in Consiglio: mancano atti. Sdegno della III Commissione

La Redazione
In una nota firmata dai consiglieri Francesco Summo, Piero Paparella, Orazio Saulle nonché dagli uditori della stessa che si è tenuta ieri, i consiglieri Pina Picciarelli e Damiano Binetti
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I membri della III Commissione Urbanistica, i consiglieri Francesco Summo (Appdem), Piero Paparella (Fratelli d'Italia)</strong>; Orazio Saulle (Forza Italia) nonché gli uditori della stessa riunitasi ieri, i consiglieri Pina Picciarelli (Italia in Comune) e Damiano Binetti (Un'altra IDeA per Ruvo) scrivono una nota a proposito del ritiro del punto n.3 iscritto all'ordine del giorno dell'odierno Consiglio Comunale.

«Si è riunita ieri la terza Commissione consiliare (urbanistica) per discutere dell’unico argomento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di oggi a oggetto: "Piano Insediamento Produttivo – Modifica vincolo di destinazione consortile del lotto n.5 di proprietà comunale – mandato alla pubblicazione del bando di assegnazione".

Premesso che siamo senza ombra di dubbio favorevoli a dare nuova linfa vitale al tessuto produttivo industriale locale che intenda investire proprie risorse per potenziare l’apparato produttivo, cercando di conquistare con esso nuove e importanti frontiere e fette di mercato, è opportuno raccontare alla città, ai tecnici e a tutte le imprese che intendono investire nel nostro Comune il modus operandi di questa amministrazione.

Tralasciamo per puro spirito di umana comprensione  la gestione della Commissione stessa, convocata alle 16 e iniziata alle 17, svoltasi con mezzi di fortuna, in completa assenza di organizzazione logistica, confidando nell’udito da supereroi dei componenti  e della loro capacità di leggere i labiali.

Fin qui, cose che capitano, spesso e volentieri, ma capitano.

Poi, finalmente, ha inizio la Commissione e si apprende della volontà dell'Amministrazione, in qualità di proponente del provvedimento, di ritirare in extremis lo stesso in quanto necessitante di una “rimodulazione”, perché carente di alcuni passaggi tecnico-amministrativi obbligatori, propedeutici ed imprescindibili come a esempio, a detta dello stesso Assessore (Nicola Giordano, ndr) che invece aveva proposto qualche ora prima l’adozione della delibera, la preventiva registrazione sul portale della Regione Puglia ai fini della esclusione dalle procedure di Vas (valutazione ambientale strategica).

E quindi, scusate abbiamo scherzato.

Ma come? La meglio tecnicalità scivola su una tale piccolezza? Prepara provvedimenti, ne acquisisce i pareri (favorevoli), iscrive all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, convoca una Commissione e poi si accorge che il provvedimento è carente e non è completo? 

Difficile da credere! Come è difficile credere a un imbarazzatissimo Assessore che cercava di giustificare atti che evidentemente già ab origine riteneva a ragion veduta quanto meno carenti .

E non finisce qui! Quasi in sordina, come se fosse un dettaglio di poco conto, viene fuori un altro problema: pare che lo stesso lotto consortile di proprietà comunale sia stato candidato, tempo fa, al bando per l’assegnazione delle aree residuali della Zes (Zona Economica Speciale) Adriatica, bando di cui ancora oggi non sono stati resi noti gli esiti. Quindi l’intento dell’amministrazione, con questa proposta di delibera, quale era?

Cogliere i desiderata di una meritevole cooperativa ruvese e mettere a bando il lotto rinunciando così definitivamente a ogni ipotesi di portare Ruvo nelle Zes Adriatica? Assegnare il lotto sperando nella contemporanea approvazione della Zes, favorendo di fatto il futuro assegnatario rinveniente delle procedure di gara?

Troppo complicato! Più realistico, invece, è pensare che, se mai ne fosse dotato di entrambe, la mano sinistra di questa amministrazione, di fatto non sa quello che fa la mano destra.

Meritevole di censura è, ancora, l’atteggiamento di chi, nelle sue più recondite e fervide immaginazioni e desiderata, in un perenne stato di erronea interpretazione della realtà e in preda a un delirio di onnipotenza, vorrebbe che i Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione a Ruvo fossero stati eletti per approvare atti “contra legem” (questo sì che lo era!) e incompleti, probabilmente al fine di soddisfare richieste pervenute e impegni assunti, in barba alle più elementari norme della buona amministrazione.

Ci dispiace ma così non è!».

 

 

 

martedì 9 Marzo 2021

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Giovanni Paparella
Giovanni Paparella
3 anni fa

Quand'anche avessero qualcosa di sensato da sostenere, non si capisce di cosa parlano. Peraltro, attraverso un linguaggio pseudo-ilare da messaggi privati social che riescono a tradurre solo loro. Qualche esercizio sul saggio breve aiuterebbe.