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Pug, Chieco: «Sintonia con la Regione: no al consumo di suolo e al sovradimensionamento»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Il Sindaco annuncia la convocazione della conferenza di servizi, così come stabilito nella delibera di Giunta regionale, che partirà il 2 settembre e si concluderà il 2 ottobre
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Il terzo appuntamento degli Incontri del mercoledì con il sindaco Pasquale Chieco e i rappresentanti della Giunta nonché delle forze politiche che lo sostengono è stato dedicato al Piano urbanistico generale e, nel complesso, alla pianificazione territoriale negli ultimi cinque anni. L’incontro è stato anche occasione per replicare alle note inviate dalle parti politiche di opposizione sulla “bocciatura” del Pug presentato in Regione, al fine di ricevere l’esito del controllo di conformità.

In piazza Dante, mercoledì scorso, a parlare di «fatti inoppugnabili» il sindaco Pasquale Chieco, l’assessore alla Pianificazione territoriale e Lavori pubblici, Nicola Giordano, e la consigliera comunale Raffaella Di Terlizzi (Ruvo Futura), presidente della terza commissione consiliare “Urbanistica” composta anche dai consiglieri Lia Caldarola (Sinistra ruvese), Francesco Summo (ex AppDem), Piero Paparella (Fratelli d’Italia) e Orazio Saulle (Forza Italia).

Introdotto dal Sindaco, che ne esalta lo spessore umano nonché professionale, l’assessore Giordano parla degli obiettivi raggiunti in cinque anni,  non prima di aver lodato l’onestà morale e intellettuale di Ninni Chieco che lo ha spinto a far parte della Giunta tecnica.

Inizia dall’approvazione del Dpru (documento programmatico di rigenerazione urbana) con cui, ispirandosi alla legge n. 21 del 2008, si sono individuate nel Piano regolatore generale le problematiche legate  al disagio sociale, abitativo, nonché alla carenza di infrastrutture e allo stato del patrimonio edilizio esistente per individuare le strategie integrate di sviluppo urbano sostenibile atte a risolverle. Ad aprile 2017 la Giunta, previa attuazione di una fase partecipata con cittadini, portatori di interessi, aziende e associazioni, ha adottato il Dpru poi approvato in Consiglio comunale a luglio dello stesso anno. Per realizzare le strategie, il Comune ha partecipato al bando pubblico per la selezione delle aree urbane e per l’individuazione delle autorità urbane in attuazione dell’asse prioritario XII “Sviluppo Urbano Sostenibile – Sus” – Azione 12.1 “Rigenerazione Urbana Sostenibile” del Por Fesr – Fse 2014-2020”, e ha ottenuto un finanziamento pari a 2 milioni di euro.

Sono stati ottenuti, poi,  finanziamenti per sviluppare la mobilità lenta; per mettere in sicurezza le zone a rischio idrogeologico; per l’efficientamento energetico nelle scuole e nel palazzo in via San Francesco d’Assisi che ospiterà la prima esperienza di cohousing abitativo.

Con il supporto dell’architetta Francesca Sorricaro, dirigente dell’Area 5, è stata risolta la questione dei comparti edificatori Ce F bloccati dal procedimento penale, ancora pendente, dinanzi al Tribunale di Trani dal 2010. La Giunta ha dato agli Uffici gli indirizzi per creare sub-comparti con i lotti non ancora edificati dei comparti su cui l’edificazione era bloccata, a causa della illegittimità dei piani di lottizzazione. Dopo aver apportato, nel 2018, una variante al Piano regolatore generale con cui si modificavano le perimetrazioni dei comparti C e F, si sono creati, grazie al Regolamento edilizio comunale, i sub comparti e si è proceduto ad elaborare nuovi piani. E proprio nel 2020, viene adottato all’unanimità il piano di lottizzazione del comparto edificatorio C3, con cui si sbloccano le autorizzazioni edilizie nel Comparto C. 

Per quanto riguarda la zona Pip, interessata al Piano delle imprese produttive, è consentita la retrocessione dall’assegnazione del lotto su cui non è stata ancora avviata l’attività: i lotti interessati saranno messi a bando a settembre e, aggiunge il Sindaco, sono molte le aziende, anche forestiere, che vogliono investire a Ruvo di Puglia.

Sono state introdotte norme chiarificatrici per le destinazioni d’uso e quindi viene meno la discrezionalità dell’ufficio a garanzia di una maggiore obiettività. Un lavoro, quindi, condotto in modo serio, professionale e in collaborazione con Uffici e Dirigenti a cui Giordano è grato per la dedizione e la competenza.

La parola passa alla consigliera Di Terlizzi che rievoca quanto espresso, nel programma elettorale di cinque anni fa, dall’allora candidato sindaco Chieco: le politiche territoriali sarebbero state tese a garantire il contenimento dell’uso del suolo, una preziosa risorsa che va tutelata e curata anche in conformità all'Agenda 2030.  La Consigliera, quindi, fa una cronistoria delle vicende del Pug dal momento delle analisi delle osservazioni sino alla presentazione in Regione.

Il Pug viene adottato ad aprile 2016: questo significa che è un’eredità delle precedenti Amministrazioni. Il primo passo della nuova Amministrazione è stato quello di pubblicarlo per instaurare la fase partecipativa con le osservazioni.

Ne giungono 137– la media generica è di circa 20 – alcune delle quali contengono anche rilievi che ammontano, in totale, a 400. Chiaro sintomo, si puntualizza, che una vasta platea di cittadini e associazioni non condivideva il Pug adottato.

Acquisite le osservazioni, ne è verificata l’ammissibilità tecnica alle norme sovraordinate. Poi, passano al vaglio della III Commissione che vi dedicatempo ed energie, anche attraverso sopralluoghi. Per questo è rispedita ai mittenti la considerazione che, dalla adozione del Pug siano trascorsi inutilmente cinque anni. «Urtante sentire questo» aggiunge il Sindaco.

Le sedute in Commissione sono  22: nel corso delle stesse i Consiglieri si esprimono all’unanimità sia nell’accogliere talune che nel rigettare altre. Alla fine, le osservazioni giungono in Consiglio comunale che procede alla discussione sulle stesse nel corso di undici sedute monotematiche, che si affiancano a quelle di generica amministrazione.

Le osservazioni sono di carattere specifico, cioè presentate dai singoli cittadini; e di carattere generale, presentate da associazioni. Tra queste ultime emerge l’articolata osservazione n. 50 (parzialmente accolta) con i rilievi relativi al dimensionamento e al consumo di suolo. Le associazioni ritengono che il Pug sia sovradimensionato perché non rispondente alle esigenze di sviluppo demografico e produttivo.

È sottolineato, tuttavia, come anche le precedenti Amministrazioni abbiano sempre attivato percorsi di cura del territorio, facendo attenzione a non sprecare la “risorsa suolo” secondo le norme urbanistiche sovraordinate: per questo l’Amministrazione Chieco non ha fatto altro che continuare a procedere lungo questo solco, conformandosi in misura maggiore anche a quanto previsto nel Drag (documento regionale di assetto regionale) per il quale i piani vanno creati in relazione alla sostenibilità  e vanno strutturati in conformità al principio del contenimento  e del recupero del patrimonio edilizio esistente per evitare la creazione di periferie con tutti i costi sociali connessi. Inoltre, sono conservati gli indici attuali del Prg nell’agro ruvese per non consentire una disseminazione di case (principio della città compatta, secondo cui il costruito deve essere ben distinto dall’agro): il lotto minimo edificabile dell'agro è fissato a 7500 mq per il contesto dell'agro più vicino alla città, e a 10000 mq per i contesti agricoli più distanti non ricompresi nel Parco dell'Alta Murgia.

Le nuove infrastrutture viarie, inoltre, devono rispettare i tracciati esistenti e particolare attenzione è  data alla tutela del patrimonio storico-architettonico: un esempio è il viale del Cimitero monumentale.

Il contesto urbano produttivo di nuovo impianto a ridosso del confine con il Comune di Corato,prosegue Di Terlizzi, è stato stralciato dal Pug programmatico e inserito in quello strutturale: il comparto si realizzerà solo quando l’area Pip sarà popolata da aziende.

Le osservazioni accolte, alla fine, sono inserite nel Pug: lo studio tecnico – la Fuzio Associati- aggiorna il Piano in relazione alle determinazioni del Consiglio comunale e, a gennaio 2021, il Pug è presentato in Regione per la verifica di compatibilità col Piano paesaggistico territoriale regionale.

Dopo sei mesi, con determinazione di Giunta regionale del 31 maggio, la Regione si esprime per la non compatibilità del Pug al Pptr, ma nessun Piano urbanistico generale, di solito, ottiene immediatamente il parere di compatibilità. E nel caso ruvese c’è una perfetta aderenza tra quanto espresso nella delibera di Giunta regionale e gli intenti dell’Amministrazione: anche la Regione considera il Pug di Ruvo di Puglia sovradimensionato. «C’è ancora troppo cemento nell’edilizia residenziale, industriale turistica» chiosa il Sindaco che prende la parola, aggiungendo, in modo colorito: «Quando si afferma che “è stato bocciato il Pug di Chieco” si dice una sciocchezza. Soprattutto perché io, noi siamo contrari al sovradimensionamento: questo perché dobbiamo tutelare l’agro, perché siamo un paese di agricoltori. L’agro produce, l’agro è economia ed è folle cementificarlo».

Intanto, annuncia la convocazione della conferenza di servizi, così come stabilito nella delibera di Giunta regionale, che partirà il 2 settembre e si concluderà il 2 ottobre. La conferenza è preceduta da incontri in Regione con l’assessore Giordano e l’architetto Nicola Fuzio per analizzare le eccezioni sollevate.

Dopo la conferenza di servizi, dovrà scaturire un Pug certificato dalla Regione che dovrà passare dal Consiglio comunale per la definitiva approvazione.

Questi, dunque, i fatti che narrano di un’intensa attività tesa anche al recupero del centro storico che non deve essere solo al servizio del turismo di passaggio ma deve essere abitato, vissuto: per questo si attuerà un piano volto alla riqualificazione delle abitazioni secondo le esigenze del tempo che si vive pur nel rispetto della storia. Si valuta anche la possibilità di adibire alcune abitazioni a edilizia residenziale pubblica, previa intesa con l’Arca.  

Chieco, poi, parla del  potenziamento dello stesso Ufficio Urbanistica attraverso l’informatizzazione: grazia a Sit (https://sit.egov.ba.it/it/ ) si possono  raccogliere informazioni dettagliate su  dimensioni e vincoli di un lotto, una particella di terreno. Questo per un’esigenza di trasparenza, tra i valori coltivati dall’Amministrazione che ha anche puntato sulla semplificazione digitale

La narrazione dei «fatti» si conclude con un ulteriore ringraziamento all’assessore Giordano,  «una scelta tecnica giusta e autorevole. Grazie, Nicola».

 

venerdì 23 Luglio 2021

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