Ieri sera, un visibilmente emozionato Pasquale Chieco è stato proclamato, per la seconda volta, sindaco di Ruvo di Puglia. Se nel 2016 la cerimonia si è svolta in un’assolata piazza Matteotti, dinanzi a Palazzo Avitaja, questa volta scenario è stata l’ex Pretura, sede temporanea del Palazzo di Città. Dopo che il magistrato Elio Di Molfetta ha letto il decreto di proclamazione, alla presenza di dipendenti comunali dell’Ufficio elettorale, della ex Giunta, di autorità militari e cittadini, Chieco ha indossato la fascia tricolore divenendo ufficialmente Primo cittadino per il quinquennio 2021-2026. Anche questa volta dopo un ballottaggio.
«È sempre emozionante questo atto formale di indossare la fascia – ha esordito nel discorso di ringraziamento -. È la seconda volta che la indosso ma è un'esperienza diversa: la prima volta, cinque anni fa, c’era una sorta di leggerezza sia pure nella consapevolezza di stare per vivere un’esperienza complessa. Non sapevo che avremmo affrontato la grande sfida del secolo, la pandemia: ecco perché questa volta è diverso. Cinque anni fa abbiamo iniziato il lavoro con gradualità, perché non c’era la conoscenza approfondita della macchina amministrativa e sussistevano diverse problematiche. Ma ci siamo messi al lavoro: avevamo le competenze, la determinazione, la volontà e l’ambizione nell’amministrare una comunità di 25mila persone con tante potenzialità. E tutto questo è stato fatto con una squadra straordinaria. Voglio ringraziare, quindi, Rocco Marone, assessore al bilancio, per aver messo i conti in ordine; Nicola Giordano, assessore all’Urbanistica, per il lavoro svolto sul Pug; Monica Filograno, assessora alla Cultura, allo Sport e alle Politiche giovanili, per la capacità di creare e innovare la città; ai due assessori Francesco Stolfa e Luciana Di Bisceglie (quest’ultima alle Attività produttive, ndr); l’assessora Monica Montaruli, straordinaria interprete del Welfare. Una squadre di professionalità molto alte che hanno messo a disposizione della città il proprio sapere e hanno ottenuti grandi risultati». Dopo aver fatto un rendiconto puntuale, prosegue, ha redatto un programma con la coalizione di Centrosinistra nel segno della continuità: e gli elettori hanno dato fiducia. «Mi inorgoglisce essere qui alla seconda proclamazione, rappresentare una città con dignità e onore. Quando interloquiamo con altri organismi istituzionali, godiamo di un’attenzione che ci siamo meritati. Ci aspettano cinque anni straordinari: avremmo potuto vivere di rendita con tutti i progetti messi in campo, ma questi saranno anni importanti in cui proietteremo la città nei prossimi 20. Uno dei primi atti amministrativi sarà dedicato al consorzio delle imprese nella zona industriale, secondo un piano strategico di sviluppoche potrà contare, in termini di progettualità, sui fondi derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Chieco ritorna, poi, al periodo antecedente la sua discesa in campo politico nel 2016: «Sette mesi prima di allora non avrei mai pensato di indossare la fascia tricolore» dichiara e, secondo lui, quando la città gli ha dato fiducia per la prima volta «è stato come se mi avessero consegnato le chiavi per rimettere tutto in marcia». Per i prossimi cinque anni si avvarrà di una squadra con cui farà in modo che le potenzialità della comunità si possano ulteriormente sviluppare e si farà in modo che i cervelli in fuga possano ritornare, grazie a strategie mirate a favorire opportunità occupazionali. «Questo è lo spirito che ci anima: fatto di voglia di impegnarsi, di realizzare i sogni che abbiamo in testa. Al lavoro, siamo pronti». Dalla proclamazione degli eletti, intanto, decorrono 10 giorni entro cui il Sindaco dovrà convocare il primo Consiglio comunale: ne faranno parte i consiglieri eletti ed eventuali surroganti di consiglieri nominati assessori.
Chi si loda si imbroda….