Politica

Consiglieri Pd, protocollata la lettera di dimissioni

La Redazione
E' Francesco Summo a guidare le fila e a fornire le spiegazioni a nome di tutti
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Come annunciato da RuvoLive.it giovedì scorso, i consiglieri comunali Crispino, Mastrorilli, Summo e Visicchio, tutti  hanno deciso di lasciare il proprio incarico, dopo aver votato, con un atto di responsabilità, il bilancio di previsione, senza il coinvolgimento dei rappresentanti dell'opposizione, cosa che avrebbe comportato lo scioglimento dell'assise e la fine dell'amministrazione Ottombrini.

Ora quelle lettere di dimissioni sono state ufficialmente protocollate ed è Francesco Summo a guidare le fila e a fornire le spiegazioni della scelta a nome di tutti.

«E’ stata una decisione, sofferta ma meditata, e dovuta al fatto che sono venuti meno i presupposti politici per la nostra permanenza nella massima assise cittadina.

All’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione, avevamo nutrito la speranza che nonostante le difficoltà si potesse rilanciare l’azione amministrativa alla luce delle grosse limitazioni in merito all’agibilità politica cui la giunta andava incontro. Abbiamo sempre cercato di contribuire al miglioramento dell’azione amministrativa, alla qualità della proposta politica con il coinvolgimento del nostro partito, ma ora, di fonte alle grosse questioni irrisolte da questa amministrazione, di fronte all’ennesimo rifiuto del nostro contributo e delle nostre proposte, non possiamo far altro che prendere atto che non si è voluta cercare una sintesi per il rilancio dell’azione amministrativa.

E’ storia che durante gli ultimi tre anni, in consiglio comunale e non solo, abbiamo posto l’accento su alcuni temi, alcuni dei quali sono stati oggetto persino di deliberazione consiliare quali ad esempio sblocco dei comparti, gestione del personale, ristrutturazione del bilancio, tagli alle spese improduttive, Ruvo Servizi, Pubblica Illuminazione ecc. Come gruppo consiliare abbiamo sempre chiesto un confronto sincero, aperto, scevro da interessi di bottega nel solo obiettivo di condividere proposte risolutive ai problemi strutturali del nostro paese e in molti casi ci siamo assunti grosse responsabilità, anche personali. Abbiamo avallato scelte, a volte non condivise, e che spesso hanno svilito il nostro ruolo in quello di meri ratificatori di scelte dell’esecutivo, ritenendo che l’interesse superiore per chi amministra una comunità è il benessere della propria città e dei suoi abitanti. Ci abbiamo sempre messo la faccia, anche quando non avevamo abbastanza supporto politico sulle scelte o quando qualcuno ha provato a metterci lo sgambetto.

Abbiamo tentato, con il supporto del segretario provinciale e del coordinamento cittadino di trovare una sintesi condivisa, ma si è dovuta arenare di fronte all’inopportuno arroccamento su posizioni di salvaguardia, svilendo e mortificando anche il ruolo del partito stesso.

Approvando il bilancio previsionale abbiamo compiuto l’ennesimo atto di amore e di lealtà nei confronti della città, per evitare il rischio di commissariamento e di un molto probabile default finanziario che avrebbe messo irrimediabilmente in ginocchio il paese. Ora è il tempo delle riflessioni augurandoci che si apra al più presto una discussione autentica e seria nell’intero centro sinistra ruvese», conclude la nota.

domenica 27 Settembre 2015

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