Le linee guida di partenza nascono dall’esperienza del Forum della Legalità, realtà che riunisce 39 soggetti tra associazioni, sindacati e pubbliche amministrazioni.
I promotori sono le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil, ma anche il Comune di Ruvo di Puglia ci ha messo del suo. È stata infatti la prima città dell’Area Metropolitana di Bari – dopo il capoluogo nel 2016 – a sottoscrivere il Protocollo d’intesa in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi. Garantirà – come affermano con convinzione i quattro firmatari – assoluta trasparenza nelle gare ad evidenza pubblica, con particolare attenzione alla responsabilità sociale e ai diritti dei lavoratori».
«È un’operazione nella quale mi riconosco non solo come sindaco, ma come persona – commenta il primo cittadino Pasquale Chieco -, perché mira, anche nella selezione delle imprese, a premiare i soggetti che, oltre a offrire la qualità dei servizi, tutelano le proprie maestranze».
Ad esempio, ci saranno vantaggi per le ditte che impiegano lavoratori disabili.
«Una scelta politica, ma non solo», la definisce Gigia Bucci, segretario generale Cgil Bari, sottolineando la particolare sensibilità dell’apparato comunale ruvese nella concertazione avviata nei mesi scorsi per giungere al testo definitivo. «È una scelta netta di civiltà giuridica rispetto a un mercato che non può perdere pezzi di diritti e di tutela, col rischio che in quelle crepe possano infiltrarsi le associazioni criminali».
«È un segnale forte – le fa eco Giuseppe Boccuzzi, segretario generale Cisl Bari – per attrarre imprese serie che investono sulla qualità del lavoro. Siete stati più veloci di quanto ci aspettassimo – dice poi rivolto al Sindaco, all’assessore Stolfa e ai loro collaboratori -. Capiamo qual è la sensibilità di questa Amministrazione».
«Sono convinto che sarà posto tutto l’impegno a usare e a far rispettare questo protocollo nelle prossime gare», auspica Arturo Minervini della segreteria regionale Uil.
Pasquale Chieco su questo non ha dubbi. «Gli standard richiesti saranno verificati con controlli periodici», conclude.