Risale allo scorso 6 agosto la delibera di giunta con cui il Comune di Ruvo di Puglia ha manifestato l’intenzione di acquisire alcune quote dell’Asipu, la società coratina che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città.
Una proposta che, secondo il Movimento Schittulli, andrebbe «rispedita al mittente».
«In merito alla proposta del Comune di Ruvo di Puglia di acquisire (mediante conferimento di un automezzo cam) delle quote della nostra Asipu credo sia doveroso evidenziare alcuni aspetti per meglio comprendere come sia da respingere al mittente tale intento», scrive il coordinatore coratino Mario Matteo Malcangi. «Asipu nasce come azienda di servizi la cui opera è rivolta prevalentemente (se non esclusivamente) al territorio del nostro Comune. Nel corso del tempo grazie alle capacità, i mezzi e le certificazioni acquisite ha ampliato il suo raggio di azione intervenendo anche (per gestire l’emergenza!) in comuni vicini (Ruvo, Terlizzi, Minervino).
Tale lodevole crescita però ha senso se fatta senza deteriorare la qualità del servizio svolto a Corato. E questo francamente non sembra sia avvenuto. Meglio farebbero Asipu e l’Amministrazione Mazzilli a concentrarsi sull’attività interna intensificando i servizi in essere (raccolta differenziata, pulizia strade, derattizzazione, disinfestazione ecc.) e tornando a mettere in uso i tanti (troppi) mezzi che da anni sostano inoperosi in azienda.
Meglio farebbero Asipu e questa Amministrazione ad avviare il percorso attraverso il quale giungere alla stabilizzazione delle tante risorse umane occupate da anni con contratti a breve termine, la cui professionalità acquisita meriterebbe di essere riconosciuta con un’assunzione definitiva.
Infine, sotto l’aspetto prettamente tecnico, l’ingresso in Asipu del Comune di Ruvo non porterebbe alcun incremento economico/patrimoniale significativo. Servirebbe a Ruvo per superare i limiti temporali della gestione dell’emergenza e darebbe adito ad altri comuni per formulare analoghe richieste».