Politica

Regolamento edilizio, passo indietro dell’Amministrazione

La Redazione
Il sindaco: «Abbiamo deciso di non adottare la bozza per aprirla direttamente e immediatamente alle osservazioni della città». L'opposizione: «Assalto francese e ritirata spagnola»
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Dopo le critiche giunte da più parti, a cui si è associato anche il suo partito, il Pd, il sindaco Pasquale Chieco fa un passo indietro sul Ret, la cui adozione era prevista nel Consiglio comunale di venerdì scorso. «Vogliamo il miglior Regolamento edilizio possibile. Vogliamo uno strumento moderno e funzionale in grado di dare certezza agli operatori – ha scritto il Primo cittadino sul suo profilo Facebook a margine della seduta -. Ci eravamo impegnati, anche questa volta, a scrivere un documento frutto di un percorso di partecipazione e condivisione e così sarà: nel Consiglio comunale abbiamo voluto evitare un’inutile contrapposizione politica su un testo provvisorio che, dopo le osservazioni, sarebbe comunque dovuto tornare in Consiglio per l’approvazione finale.

Abbiamo deciso di non adottare la bozza del Regolamento per aprirla direttamente e immediatamente alle osservazioni della città. Mercoledì 10 ottobre, nel prossimo Consiglio comunale, delibereremo la pubblicazione della bozza frutto del lavoro di questi mesi, poi spazio ai contributi di tutti. L’obiettivo è arrivare all’approvazione finale del Regolamento nei tempi programmati con un’unica e speriamo proficua discussione in assemblea».

La minoranza di centrodestra, per voce del consigliere Piero Paparella, parla ironicamente di «assalto francese e ritirata spagnola» per riassumere «questa storia fatta di pasticci, bizantinismi amministrativi e percorsi cambiati in corsa per tentare di rimediare goffamente ad errori ormai certificati da tutti».

L’accusa rivolta all’Amministrazione è che quello in discussione fosse un nuovo regolamento e non un semplice adeguamento dello stesso. «Non lo vuole la politica, altrimenti lo avrebbero adottato a maggioranza (esiste ancora una maggioranza?), sicuramente non lo vuole l’opposizione, non lo vogliono i tecnici, non lo vogliono le imprese. Insomma non lo vuole nessuno, tranne il sindaco Chieco e la sua dirigente all’Urbanistica che lo ha scritto».

«Poche ore prima del Consiglio comunale – rivela Paparella – siamo venuti a conoscenza di una nota a firma di ben 53 tecnici ruvesi in cui c’è scritto che “il contenuto della bozza risulta misconosciuto prima d’ora agli scriventi e mai oggetto di discussione partecipativa”».

Inoltre, «nel Consiglio comunale di ieri (venerdì, ndr) non si è avuta la possibilità di entrare nel merito della questione. L’opposizione era pronta a dare “battaglia” sia sul metodo, sia sul merito giuridico amministrativo del provvedimento, ma anche nel merito di ogni singola pagina e articolo del Regolamento edilizio, con tutta una serie puntuale e cospicua di emendamenti (diverse decine) al testo portato in adozione. Lavoro che ci è stato possibile fare grazie anche al significativo, importante e determinante contributo che i tecnici ci hanno dato in questi mesi, ma soprattutto in occasione della conferenza cittadina organizzata dal centrodestra lo scorso 3 ottobre.

Insomma l’opposizione ha fatto quello che non ha fatto il Sindaco: chiamare tecnici, imprese e portatori di interessi, metterli insieme, ascoltarli, coordinarli, e tradurre in atti amministrativi le loro richieste allorquando conformi alle norme e alle leggi. Insomma un lavoro di ascolto dal basso che toglie tempo ed energie ma che una volta fatto è gratificante e non più reversibile e differibile. Ecco perché abbiamo rispedito al mittente (il Sindaco), prima durante una riunione di capigruppo e poi in aula consiliare, la irrituale proposta di ritirare e/o non votare i nostri emendamenti. Proposta irricevibile in quanto essi erano e restano frutto di un vero percorso partecipativo e di ascolto.

Abbiamo anche offerto, garantendo tempi certi e brevi, la possibilità di portare il provvedimento in Commissione Urbanistica per riscriverlo a sei mani (maggioranza, opposizione e tecnici ruvesi) per far arrivare in Consiglio comunale un provvedimento condiviso e condivisibile da tutti, per garantire un’adozione snella e all’unanimità. Invece no. Anche questa proposta non è stata accettata dal Sindaco. Ha preferito cambiare strada, di fatto comprimendo la discussione ed eliminando la fase dell’adozione che invece poteva “migliorare” il testo. Peccato. Perché mercoledì prossimo verrà presentato in Consiglio comunale lo stesso Ret che non vuole nessuno».

Secondo il centrodestrra, «il Sindaco ha perso un’altra occasione buona per dimostrare di essere il Sindaco di tutta la città e non solo di una parte».

domenica 7 Ottobre 2018

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